Vivi e lascia vivere

Terremoto nel Sannio


Questa mattina, mi sono alzato per accompagnare mio figlio a scuola.La prima notizia che noto in Euro News, è il terremoto che ha colpito la provincia di Benevento, di magnitudo 4.1 per mia e nostra fortuna l'epicentro è a circa 60 KM da Ariano Irpino. Accompagno mio figlio a scuola, e naturalmente la trovo chiusa, disposizione del sindaco, nel pomeriggio ci sarà un ispezione dell'ufficio tecnico, per stabilirne l'agibilità.  Nel tornare verso casa con Manuel, mi fermo da mia madre, la quale mi dice che lei e tutti i vicini hanno passato la notte all' aperto. Dalle tre del mattino fino alle ore sei. Mi chiede qualcuno se noi, io e la mia famiglia abbiamo avvertito le scosse, no, non abbiamo avvertito niente! Abbiamo dormito tutta la notte come ghiri.  Solo in tarda mattinata verso le dieci e cinquanta, mentre ero al PC, ho visto il monitor oscillare visibilmente, mio figlio che guardava la tele, ha visto il lampadario fare un balletto!  Strane sensazioni si provano quando ti senti la terra tremare sotto i piedi, anche se nel ns. caso appena percepibile. Mi metto nei panni delle persone, che causa terremoto hanno perso sia beni immobili, ma sopratutto affettivi, come genitori, figli, o consorti.  Ancor più capisco la rabbia di chi avendo perso qualcosa si aspetti degli aiuti promessi dallo stato, e non vede arrivare nulla, facendo aumentare la disperazione e l'impotenza, quella di non poter migliorare la propria situazione. e quella dei propri cari! I soldi che arrivano in Emilia Romagna, non riporteranno in vita i morti, ma aiuteranno ad alleviare le sofferenze e il dolore della perdite subite, che comunque rimagono ferite aperte per sempre nel cuore!