Creato da Lena790 il 21/01/2008

AZIONE/ REAZIONE

AD OGNI AZIONE CORRISPONDE UNA REAZIONE UGUALE E CONTRARIA

 

 

SABATO VADO A COMPRARLO SONO CURIOSISSIMA...

Post n°417 pubblicato il 01 Dicembre 2008 da Lena790
 
Tag: LENA, morgan

 In parte Morgan

Marco Castoldi è anche il suo alter ego Morgan. In queste imprevedibili "conversazioni a tre" il musicista attento, incalzato dal giornalista tenace, spoglia il personaggio e veste l'uomo: dai primi passi musicali, compiuti con l'impronunciabile pseudonimo di Kevin Mourmeough, all'esperienza dei Bluvertigo e alla musica d'autore, passando per i grandi musicisti, la poesia come scelta rivoluzionaria, l'anarchia delle piccole cose. Ma Marco-Morgan è anche una creazione della media-macchina che, come i diavoli di Bulgakov, entra nei sistemi per scompaginarli. La "video star" conosce il potere condizionante dei media, eppure sceglie lo stesso di calcare i palchi, sempre pronto a sovvertire standard e scalette. Un libro dallo stile asciutto, che mette a nudo le riflessioni, i desideri e i progetti di uno degli artisti più interessanti dell'attuale scena musicale e culturale italiana.

POI VI DARò IL MIO PARERE CHE FORSE SARA' DI PARTE....

 
 
 

DINUOVO

Post n°416 pubblicato il 30 Novembre 2008 da Lena790
 
Tag: IOO
Foto di Lena790

IOOOOOOOOOOO

 
 
 

IO QUESTA NOTTE

Post n°414 pubblicato il 30 Novembre 2008 da Lena790
 
Tag: io
Foto di Lena790

CAPELLI CORTI

 
 
 

...

Post n°413 pubblicato il 30 Novembre 2008 da Lena790
 
Tag: auguri
Foto di Lena790

auguri a me peri miei 29anni ed auguri a tutti imiei gemelli nel mondo

la foto e di qualche anno fa....ma ero carina vero?

mi sono ritahliata i capelli ieri e e e e

 
 
 

Delfini Uccisi /MA QUESTI SONO COMPLETAMENTE FUORI MA SIAMO PAZZI?

Post n°412 pubblicato il 28 Novembre 2008 da Lena790
 

 
 
 

DA UN IDEA DI BARBARA.

Post n°411 pubblicato il 28 Novembre 2008 da Lena790
 

150G DI MARGARINA VEGETALE

150 DI FARINA DI MAIS

150G DI FARINA DI RISO

200G DI FARINA DI KAMUT

1 UOVO

1LIEVITO

100ML DI LATTE DI SOIA O DI MANDORLE O DI LATTE VACCINO

MESCOLARE TUTTO BENE BENE FARE LE FORMINE DESIDERATE

METTERE IN FORNO PER 20MIN A 170/180GRADI E BUON APPETITO BUONI LA MATTINA NEL CAFFE E SE VOLETE MAIALERE POTETE AGGIUNGERE ALL'IMPASTO CIOCCOLATO IN POLVERE,IN CUBETTI,O ANCHE MANDORLE O NOCCIOLINE INSOMMA SBIZZARRITEVI CON LA FANTASIA..... 

 
 
 
 
 

NEVICA TUTTO SI PURIFICA ED IL MIO ANNO MI HA PURIFICATA?

Post n°409 pubblicato il 28 Novembre 2008 da Lena790
 

STA NEVICANDO CREDO CHE SONO ANNI CHE  NON NEVICA PRIMA DEL MIO COMPLEANNO CHE POI COLGO L’OCCASIONE PER DIRVI CHE IL MIO COMPLEANNO è DOMENICA 30 NOVEMBRE E COMPIO  29ANNI

 BILANCIO DI QUEST’ANNO

CAPELLI BIANCHI 0

RUGHE 0

CHILI PERSI 27.3KG DA GENNAIO

CERVELLO ANCORA ATTIVO

SIGARETTE DA 10 A 4/5 J

AMOR PROPRIO DA 25% CIRCA A 80%

CERNITA AMICI  FATTA CON MINUZZIA….

VIAGGI FATTI 4

SOLDI RISPARMIATI 0

NUOVI AMICI 2

LIBRI COMPRATI E LETTI 13

ORE DI MEDITAZIONE CALCOLO APPROSSIMATIVO 150 CIRCA RISULTATI EVIDENTI

NUOVI CONOSCENTI PIACEVOLI 15

NUOVI CONOSCENTI SPIACEVOLI 1

RICETTE INVENTATE UNA 20 INA

CENE FATTE UNA 45INA

POKER TANTI

DISPIACERI ¾ PIUTTOSTO DESTABILIZZANTI

SOLDI SPESI TANTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII MA CHE MI FREGA

AMORE STABILE NEL MIO CUORE

SESSO GNAM GNAM

SCUOLA GUIDA IN CORSO…

DIPINTI CREATI UNA DECINA

SCULTURE 2

CD AQUISTATI  Più DI 20

CONCERTI 2

SE MI VIENE IN MENTE ALTRO AGGIUNGO

 
 
 

PREPOTENTE

Post n°408 pubblicato il 28 Novembre 2008 da Lena790
 

agg
che fa valere con forza ed arroganza la propria volontà

agg
che si impone per la sua intensità

 
 
 

MEDITARE

Post n°406 pubblicato il 26 Novembre 2008 da Lena790
 

COME MEDITARE Scegli un posto tranquillo della tua casa, o da qualsiasi parte tu voglia, al chiuso o anche all’aperto. Se vuoi avere un aiuto per la fine del periodo di meditazione usa una sveglietta da programmare, che suonerà per avvertirti che è finito il tempo. Stai seduto, in silenzio, con i piedi poggiati per terra per potere avvertire il contatto col pavimento. Se è possibile fallo con i piedi scalzi. Fai attenzione che la tua schiena sia dritta, anche se appoggiata sullo schienale, senza forzature, in modo naturale. Lascia cadere le tue braccia rilassate, con le mani poggiate sulle tue gambe. Fai alcuni respiri lenti e profondi, e poi respira normalmente mentre tieni gli occhi chiusi. Continua a ripetere dentro te il mantra per tutto il tempo della meditazione, nella tua mente o nel tuo cuore, come ti viene più naturale. Se ti viene qualche pensiero o qualche sensazione fisica, semplicemente continua a recitare il mantra, senza preoccupartene. Se non hai già un mantra, puoi provare con la parola sacra maranathà, che in aramaico significa “vieni signore”. Continua dolcemente ma fedelmente a rimanere sul mantra: ma-ra-na-thà. Inizialmente fai la meditazione per dieci minuti, aumentando progressivamente il tempo quando sarai allenato per arrivare a 25-30 minuti di meditazione silenziosa.

Alla fine del tempo fai di nuovo alcuni respiri lenti e profondi, e lentamente apri gli occhi mentre cominci a muovere lentamente le dita delle mani e dei piedi. Dolcemente riprendi contatto con la realtà attorno a te.

Medita se puoi tutti i giorni, e nei periodi in cui senti più il bisogno di crescere, o di avere un aiuto spirituale, medita più volte al giorno. Per esempio, durante i periodi di riposo dal lavoro o dagli impegni, dedicati a te stesso meditando di più, come in una sorta di ritiro spirituale autogestito. Lasciati guidare dallo spirito perché tu possa trovare qualche lettura adatta a te in quel momento, qualche libro che ti capita tra le mani e ti colpisce. I frutti di quel periodo saranno a te utili quando tenderai a riprendere le attività quotidiane più intensamente, e quando di conseguenza avrai meno tempo per arricchirti in profondità. Se vuoi, in questi periodi particolari di riposo, oltre a meditare fai anche un po’ di digiuno, senza esagerare.

Tutto ciò ti aiuterà a trovare più in profondità te stesso, il tuo vero sé. Ma non avere fretta, perché i risultati della meditazione non sono subito avvertibili, in quanto con essa ti rechi al di là della conoscenza. Il cambiamento quindi non è subito avvertibile dal tuo intelletto.

 

      

 
 
 

taoismo

Post n°403 pubblicato il 23 Novembre 2008 da Lena790
 
Tag: Tao

IL TAOISMO

Il Taoismo sorse sullo stesso terreno culturale in cui nacque il Confucianesimo e si servì degli stessi elementi utilizzati da questo, che formavano il patrimonio intellettuale della Cina della seconda metà del 1° millennio a.C. Ma mentre il Confucianesimo ne dedusse dei modelli da imitare per ritornare alle virtù morali degli antichi re "santi", il Taoismo li sottopose ad aspra critica, additando nei portatori di quelle virtù i corruttori della primigenia virtù del Tao, fatta di naturalezza e spontaneità. D'altro canto, essendo Lao Tzu e Confucio contemporanei, la medesima situazione storica di decadenza della dinastia Chou (che regnava ormai da sei secoli ed aveva perduto lo slancio riformatore dei primi sovrani), spingeva i due capiscuola ad evocare i tempi aurei in cui vigeva la semplicità del Tao, per Lao Tzu, o la carità e la giustizia dei santi imperatori, per Confucio. Bisogna ammettere però che i concetti che troviamo alla base del Taoismo e del Confucianesimo preesistevano ai fondatori delle due scuole, i quali non fecero che elaborarli e fissarli in un corpo di dottrine: Lao Tzu con lo scritto, Confucio con l'insegnamento.

La tradizione ci dice che Lao tzu(o Lao tze) - che è in realtà un soprannome che vuol dire "vecchio maestro" -, si chiamava Chung-erh o Po-yang o anche Lao tan. Visse nel 6° secolo a.C. ed era di qualche anno più vecchio di Confucio. Nacque nel villaggio di Ch'u-jen, nel territorio dell'odierno Honan (Cina orientale, a sud di Pechino). Fu storiografo negli archivi imperiali. Si dice che Confucio si sarebbe incontrato con lui e sarebbe stato colpito dalla sua saggezza. Lao tzu abbandonò il suo incarico quando la corta cominciò a dare segni di decadenza e se ne andò verso l'ovest. Arrivato al passo di Han-ku, il guardiano Yin Hsi gli chiese di scrivere un libro per lui e Lao tzu espose allora le sue dottrine nel Tao Te ching. Poi partì e non se ne seppe più nulla.

L'opera di Lao Tzu è divisa in due parti, la prima sul Tao e la seconda sul Te. In seguito fu suddivisa nel numero mistico di 81 capitoletti, e il nome di Tao Te ching fu dato, sembra, da uno dei suoi commentatori, Ho-shang Kung. L'opera ci è anche giunta in un'altra redazione, non molto diversa dalla prima, curata da Wang Pi.

Il libro si apre con una descrizione del Tao. La parola significa propriamente via e quindi anche modo di condursi, sistema. Il Tao è una astrazione metafisica che indica la legge universale della natura, lo spontaneo modo di essere e di comportarsi dell'universo. In questo senso è indicibile, ineffabile, indeterminato. Essendo il principio primo e assoluto, è privo di caratteristiche, giacché è la stessa fonte di tutte le caratteristiche; non è però il nulla, dato che è l'origine di ogni cosa. Esso è prima di tutte le cose, dà loro l'esistenza. "Il Tao che può essere detto non è l'eterno Tao, il nome che può essere nominato non è l'eterno nome" (In cinese suona più o meno così: Tao ke Tao fei chang Tao; ming ke ming, fei chang ming: cfr. Tao Te Ching, 1). In altri termini, il Tao è oltre ogni denominazione, visto che la fonte da cui tutto deriva non può essere nominata, costituendo l'origine dei nomi e di ogni descrizione possibile. Tao è quindi un non-nome; indica, piuttosto, ciò che consente alle cose di essere quello che sono; è ciò che dà loro l'esistenza (come se si dicesse: il questo da cui derivano l'essere e il non essere). Sebbene non si possa dire ciò che il Tao è, ma si possa soltanto accennarlo, lo si può in un certo modo comprendere considerando il suo "funzionamento", le sue manifestazioni. Il Tao si manifesta nell'universo, nella natura, dato che ciò che le cose individuale possiedono del Tao è il Te. La parola Te, tradotta il genere con virtù, non ha un significato strettamente morale bensì quello di vigore, potenza, facoltà, efficacia. È in pratica la manifestazione del Tao, come già accennato. Il Tao, in quanto origine, fonte, sorgente, dà l'esistenza alle cose, mentre il Te dà loro diversità.

Tutte le cose esistono nel Tao e il Tao è presente in tutte le cose. Finché le cose avvengono naturalmente, tutto è armonico e nulla turba l'equilibrio cosmico. L'uomo, se vuole vivere felice, deve seguire il Tao senza ostacolarlo. In questo senso, egli non deve agire, nel senso che non deve modificare l'armonia dell'universo. Se lo fa, allora non è più in accordo col Tao. Il principio della inazione (wu wei) non indica quindi il rimanere ozioso, senza far nulla, ma è piuttosto basato sul riconoscimento che l'uomo non è la misura e la sorgente di tutte le cose, ma lo è soltanto il Tao. La vita è vissuta bene solo quando l'uomo è in completa armonia con tutto l'universo e la sua azione è l'azione dell'universo che fluisce attraverso di lui. Il bene non viene compiuto dall'azione spinta dai desideri, ma dalla inazione (wu wei) che è ispirata alla semplicità del Tao. "Il Tao in eterno non agisce eppure non c'è nulla che non sia fatto. Se chi governa si attenesse ai suoi principi, gli esseri si svilupperebbero da soli. Se durante questo sviluppo crescesse il desiderio, basterà risvegliare in essi l'originaria semplicità di quello che non ha nome. La semplicità del senza-nome genera l'assenza del desiderio; l'assenza del desiderio genera la serenità, così l'impero si consolida da solo" (TTC, 37).

Il problema riguarda dunque il modo in cui si dovrebbe agire. La risposta è che si dovrebbe agire adottando la semplice via del Tao, non imponendo i proprio desideri al mondo ma seguendo la natura stessa. L'uomo deve conoscere le leggi che regolano i mutamenti delle cose per confermarsi ad esse; conoscendo tali leggi, l'uomo si renderà conto che è vano perseguire un fine diverso, poiché ogni cosa segue il proprio sviluppo, la propria intima legge. L'uomo deve liberarsi da ogni pensiero, passione, interesse, desiderio particolare per ritornare alla semplicità di quando era bambino; egli deve fare solo ciò che è necessario e naturale. Vivere semplicemente vuol dire vivere una vita in cui è ignorato il profitto, lasciata da parte la scaltrezza, minimizzato l'egoismo, ridotti i desideri. Non bisogna cioè agire con artifici e deformazioni ma lasciare che le cose si compiano in modo spontaneo e naturale.

Anche in ambito sociale, le istituzioni sono giuste quando si permette loro di essere ciò che sono naturalmente; anche la società deve essere in armonia con l'universo. Se il legislatore si attenesse alle norme del Tao, il governo procederebbe in modo spontaneo e naturale. E non ci sarebbe bisogno di leggi severe e di guerre. Quando si governa un paese, si dovrebbe badare a non opprimere troppo la gente, portandola a ribellarsi. Quando invece le persone sono soddisfatte non ci sono guerre e ribellioni. Perciò la semplice norma del governare consiste nel dare al popolo ciò che vuole, e nel rendere il governo conforme alla volontà del popolo, piuttosto che tentare di rendere il popolo conforme alla volontà di chi governa. Il lavoro di chi governa è quello di lasciare che il Tao operi liberamente, invece di tentare di opporsi alla sua funzione e di cambiarla. Così, chi vuole governare con l'aiuto del Tao, è avvisato di non fare uso di forza o violenza, poiché ciò finisce per determinare un rovesciamento. "Colui che assiste il principe col Tao non fortifica l'impero con le armi…tutto ciò che è contrario al Tao non può durare". Quando chi governa conosce il Tao e il suo Te, da in che modo deve starsene al di fuori della vita del popolo e servirlo senza intromettersi. Così Lao Tzu dice che le persone "sono difficile da governare poiché chi governa agisce troppo". "Più leggi e divieti ci sono nel mondo, più povero sarà il popolo… più si emanano leggi e decreti, più ci saranno ladri e predoni" (TTC, 57). Eliminando i desideri e lasciando che il Tao entri e ci pervada, la vita supererà le distinzioni tra buono e cattivo. Ogni attività verrà dal Tao, e l'uomo diventerà uno col mondo. Questa è la soluzione di Lao Tzu al problema della felicità. È una soluzione che dipende soprattutto dal raggiungimento dell'unità col grande principio immanente della realtà, ed è perciò, in questo senso, una soluzione mistica.

Nei secoli a cavallo dell'era volgare, i seguaci del Taoismo si dedicarono soprattutto alla speculazione metafisica e in particolare sul problema della morte e della immortalità. Nacque così una forma di religione taoista, che assunse ben presto aspetti istituzionali e che ebbe, sotto la dinastia dei Tang (620-906 d.C.), una enorme diffusione, pari al buddhismo. Il pensiero cinese delle origini non aveva elaborato una dottrina (come era successo in Grecia e nel Cristianesimo) che rispondesse al problema del destino dell'uomo dopo la morte. L'uomo cinese si vedeva solamente mortale. Da qui sorse la convinzione che l'immortalità fosse una sorta di conquista, da ottenere attraverso modalità per lo meno singolari. Il problema era appunto quello di far diventare il corpo umano immortale. Già da tempo erano stati codificati dei metodi per prolungare la vita e permettere una sorta di immortalità. Questi metodi si dividono in due gruppi: le pratiche per nutrire lo spirito e le pratiche per nutrire la vita o il corpo.

Le pratiche per nutrire lo spirito si riferiscono naturalmente all'esercizio delle virtù morali, cioè la purezza di vita, il riconoscimento e il pentimento delle proprie colpe e il compimento delle buone azioni meritorie.

Le pratiche per nutrire la vita o il corpo sono invece di ordine dietetico, respiratorio, sessuale e alchimistico. La pratica dietetica consiste nell'astensione dai cosiddetti cinque cereali, perché di essi si nutrono i tre demoni (san shih) che risiedono nel corpo umano e sono avversi all'uomo. L'astensione da quegli alimenti mira a liberare l'uomo dalla loro presenza, facendoli morire di inedia.

Un'altra pratica molto importante è quella della respirazione controllata. Secondo le antiche tradizioni, il ch'i è il soffio vitale che permea l'universo. La pratica respiratoria tende ad immettere nel corpo il ch'i più sottile affinché lo nutra e piano piano elimini la parte densa e impura, portandolo alla stessa sottigliezza e purezza del cielo immortale.

La pratica sessuale consiste essenzialmente nella ritenzione del seme maschile: l'orgasmo dovrebbe essere ripetuto più volte e con diverse compagne, senza però lasciar sfuggire il ching maschile, in modo che torni indietro e si diffonda nell'organismo dove, unendosi al ch'i, darebbe nascita al corpo immortale. La pratica invece più difficile, dispendiosa e misteriosa, consisteva nell'ingerire, dopo una lunga preparazione alchimistica, il cinabro (solfuro di mercurio), che provocherebbe di per sé l'immortalità.

Come si vede, siamo ormai lontani dall'autentico Taoismo, che comunque fu importante perché fu la risposta a molteplici interrogativi spirituali. Inoltre non si dimentichi che, in campo politico, con la credenza messianica in una società migliore, molte furono le rivolte contadine che ebbero i loro capi in persone che si ispiravano al Taoismo. In campo artistico, il Taoismo, concedendo assoluta libertà all'individuo, permise la creazione di opere d'arte concepite per il godimento del letterato e del pittore e non, come volevano i confuciani, in esclusiva funzione di un certo tipo di società. In ultimo, la donna, che nella Cina confuciana e feudale era relegata a vivere all'interno della sua abitazione, acquisterà col Taoismo una certa parità con l'uomo, al punto di poter accedere anche a certi gradi della gerarchia religiosa taoista.

Oggi il Taoismo è diffuso nelle comunità cinesi sparse per il mondo, ed in particolare a Taiwan, Vietnam e Singapore.

copiato da un articolo scritto da Riva

 
 
 

ioio i miei okki

Post n°402 pubblicato il 20 Novembre 2008 da Lena790
 
Tag: .
Foto di Lena790

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io

Post n°401 pubblicato il 20 Novembre 2008 da Lena790
 
Foto di Lena790

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ma non sò su alcune persone ho forti dubbi in questo momento...

Post n°400 pubblicato il 19 Novembre 2008 da Lena790
 

La differenza tra un semplice conoscente e un vero amico.

Un semplice conoscente,quando viene a casa tua,agisce come un

invitato.Un vero amico apre il tuo frigo e si serve.Un semplice

conoscente non ti ha mai visto piangere.Un vero amico ha le spalle

temprate alle tue lacrime.Un semplice conoscente non conosce i nomi
dei

tuoi genitori. Un veroamicoha i loro numeri di telefono nell'agenda.
Un

semplice conoscente porta una bottiglia di vino alle tue feste.Un
vero

amico arriva presto per aiutarti a cucinare e rimane fino atardiper

aiutarti a pulireUn semplice conoscente detesta che tu lo chiami dopo

l'orario incui èabituato ad andare a dormire.Un vero amico ti chiede

come mai hai messo tanto tempo a chiamarlo.Un vero amico si informa

della tua romantica storia d'amore.Un semplice conoscente potrebbe
fare

dell'ironia su questa.Un semplice conoscente pensa che l'amicizia è

finita dopo unadisputa.Un vero amico ti chiama dopo una disputa.Un

semplice conoscente si aspetta che tu sia sempre pronto per lui.

Un vero amico è sempre pronto per te

 
 
 

CONFUCIO DISSE:

Post n°399 pubblicato il 19 Novembre 2008 da Lena790
 

-La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta.

-Non importa se ti muovi piano, l'importante è che non ti fermi

 
 
 

PESCE PERSICO CON POMODORINI PACHINO

Post n°398 pubblicato il 19 Novembre 2008 da Lena790
 

 PER DUE PERSONE

4FETTE DI PERSICO DA 200G L’UNA

500G DI  POMODORINI PACHINO

UNO SPICCHIO D’AGLIO GRANDE

SALE , ZUCCHERO,OLIO D’OLIVA

 

FAR SOFFRIGGERE L’AGLIO IN OLIO D’OLIVA TRE CUCCHIAI DA MINESTRA  MONDARE ,TAGLIARE I POMODORINI E METTERLI NELLA PADELLA DELL’OLIO E L’AGLIO FIAMMA MODERATA SCHIACCIARE I POMODORINI CON CURA AGGIUNGERE SALE A PIACERE ED UN CUCCHIAINO DI ZUCCHERO QUANDO I POMODORINI SONO APPASSITI DEL TUTTO PORRE LE FETTE DI PESCE PERSICO SUL LETTO DI POMODORINI E METTERE I COPERCHIO ABBASSANDO LA FIAMMA AL MINIMO DOPO 10MINUTI GIRARE IL PESCE E RIPETERE L’OPERAZIONE DI COPERTURA DELLA PADELLA; SPEGNERE SERVIRE CALDO, ACCOMPAGNATO A  FETTE DI PANE TOSTATO , CON DEL BARBERA CORPOSO… SI VINO ROSSO A VOLTE SI SPOSA CON PESCE E PODORO!!!FIDATEVI!!!!

BUON APPETITO

 
 
 

IO CON 27KG IN PIù

Post n°397 pubblicato il 19 Novembre 2008 da Lena790
 
Tag: io
Foto di Lena790

IO PRIMA DI INIZIARE IL PERCORSO....

 
 
 

GRANDE MEZZO

Post n°396 pubblicato il 19 Novembre 2008 da Lena790
 

E SI RAGAZZI IL BLOG è UN GRANDE MEZZO ORMANI è QUASI UN ANNO CHE LO SEGUO E QUANTE COSE HO IMPARATO QUI PIù O MENO IMPORTANTI MA DELLA PIù BANALE ALLA PIù DELICATA E PREZIOSA Da TUTTE HO IMPARATO QUALCOSA....

NELL'ULTIMO PERIODO PERò DEVO AMMETTERLO HO PERSO DI VISTA LE COSE CHE PER ME SONO IMPORTANTI ED HO ANCHE TRASCURATO IL MIO BLOG E  LA MIA CASINA è STATO UN PERIODO DI CASINI ORA PERò  APPROFITTANDO DELLA LIEVE FEBBRE ED DAL RAFFREDDORE CHE HO E CHE MI COSTRINGE A LETTO FINO A DOMENICA MI CI VOGLIO DEDICARE TOTALMENTE,DEVO ANCHE FARMI UN BELLO SCRAB....

 
 
 

SENSUALE=

Post n°395 pubblicato il 18 Novembre 2008 da Lena790
 

che concerne la soddisfazione dei sensi; incline ai piaceri della carne

 
 
 

il Taoismo

Post n°394 pubblicato il 16 Novembre 2008 da Lena790
 
Tag: Taoismo

Taoismo

IN ONORE DI SPECIALE CHE ANCHE DA LONTANO RISVEGLIA I MIEI INTERESSI ADOLESCENZIALI CHE ANCHE IO COME I CINESI ABBIAMO PERSO UN Pò DI VISTA

ED IL SIMBOLO CHE HO PORTATO AL COLLO PER ALMENO 5ANNI....

 

NEL BENE C'è UN Pò DI MALE E NEL MALE C'è UN Pò DI BENE E POI TUTTO SI FONDE INSIEME ALL'INFINITO.....

 
 
 

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