The city of Angels

PRELUDIO......


Su questo foglio candido ...  ... la penna fugge via velocemente, sporcandolo di affetto e segrete illusioni. E man mano che si orna delle lettere intrecciate una all’altra, diventa depositario di un tesoro d’inestimabile valore.Parole silenziose scorrono come una scia dietro il tocco lieve della punta blu; strumento di espressione e voce indelebile dei sussurri del cuore la penna non pensa, ma attraversa gli spazi bianchi della mente tingendola con macchie d’inchiostro. A volte spigolose, a evidenziarne i dubbi. Altre volte tondeggianti, in richiamo allo stupore. O ancora a forma di tanti puntini tutti uguali, per congelare i pensieri più malinconici. La penna, apparentemente bloccata fra pollice e indice, in realtà si anima e scrive libera da qualsiasi vincolo, quasi come se le sfumature di una vita fossero già tutte racchiuse in quel piccolo tubicino di plastica trasparente. E non chiedessero altro che uscire.Il tracciato s’imprime sulle pagine; sopra di esse … respira … esprimendo le emozioni più radicate che tante, troppe volte faticano a venir fuori con la voce. Perché il loro solo desiderio è mantenere un forte impatto emotivo. Allora esplodono in frasi mozzafiato, che come lame vanno ad incidere la memoria di chi le riceve, diventando indimenticabili. Il fine è raggiunto.E’ così che la carta anonima si tramuta in uno scrigno prezioso: generatrice di profondi turbamenti che pulsano oltre il tempo, lei rimane a ingiallire. Ignara e perpetua testimone di un’esistenza di sentimenti.