Un volo infinito

Il tuo calesse


 
  Era quasi sempre Natale quando mi parlavano di teAvevo trovato in quel rustico parti del tuo calesseDicono che andavi lontano per la gioia dei bambiniPortavi cioccolato e piccoli doniLa tua alta figura in alcune foto dove mi sforzo di capireChissà cosa ti sussurrava il ventoNella notte buia mentre attraversavi le valliRannicchiato nel tuo mantello nero 
  Un uomo solo un uomo d'altri tempiAl piccolo chiarore della pipaNelle sere accanto al fuocoE raccontavi storie di magiaChe l'oscurità faceva risuonare come cantiL'eco mi pare ritorni 
  Ma solo perché la mia fantasiaMi porta sulle ali infiniteDi ricordi mai vissutiLa tua anima passerà dal mio cuorePrima che la luce dell'alba sbiadiscaI miei pensieri Ti mando una carezza da lontanoTua pik