pot- pourri

#ricordiestivi


Lo avevo invitato allo stabilimento vicino al mio albergo, volevo vederlo, stare un po’ con lui, in sua compagnia. Mi ero seduta sul lettino bianco e blu, un po’ di frescura data forse dall’umidità della sera.Sandro era arrivato sulla sua bella moto HD nera opaca, con il casco arancione e con una camicia bianca leggermente aperta sui jeans corti ma comunque strappati. E poi...c’ero io, con un vestitino lungo e nero, e con un paio di sandali alla schiava ai piedi. Sandro era entrato, nel mentre, per farmi vedere, avevo acceso la luce del telefono e l’avevo sventolato come un accendino acceso ai concerti. Mi aveva subito vista, aveva tolto le scarpe, aveva messo i calzini all’interno e le aveva prese in mano. Sotto le stelle mi sentivo agitata, mi girava quasi la testa. Si era appena seduto di fianco a me sul lettino, mi aveva fatto un sorriso e mi aveva dato un bacio sulla fronte.- Ciao Principessa, perché mi hai chiesto di venire? E aveva accennato un sorrisino…- Bella domanda, mi mancavi. Volevo stare un po’ con te qui dove ci siamo conosciuti.- Mi manchi anche tu. Ed ero diventata rossa…A quel punto lui mi aveva preso la mano e guardandomi negli occhi mi aveva detto: Ti amo.Spiazzata, ero in estasi, sorridevo e nel mentre dall’emozione mi ero messa a piangere.- Ti amo anche io.- E cosa aspettavi a dirmelo?- Non lo so, ma anche tu cosa aspettavi?- Aspettavo solamente te…