GAZZETTA DI MANTOVA Cagnetta uccisa, c è un sospettato Provincia di Mantova - L Anpana ha denunciato il camionista che aveva in custodia Roma, la cagnetta ripescata con una pietra al collo dal canale di Marengo e che subito si difese raccontando di averla smarrita da qualche settimana. Per l associazione l aguzzino è lui. L accusa è grave e infamante: uccisione di animale, un delitto per cui la legge prevede fino ad un anno e mezzo di carcere. La conclusione è arrivata al termine di due mesi d indagine durante i quali le guardie zoofile hanno raccolto numerose testimonianze e atteso i risultati dell autopsia che pure non è riuscuta a chiarire le cause della morte, ni a stabilire se la cagnetta ripescata con un blocco di cemento di quindici chili legato all altra estremità di una corda stretta al collo, è affogata oppure era già morta quando è stata gettata nel canale Fossa di Pozzolo, nei pressi della chiusa di Marengo. I volontari dell Anpana sono risaliti all identità dell animale - un segugio italiano di media taglia, nato nel maggio del 2005 battezzato Roma - e al suo padrone di Castelletto Borgo dall analisi del microchip, ancora leggibile nonostante una lunga permanenza in acqua. Con gli agenti della polizia locale di Mantova, che il giorno stesso del ritrovamento l hanno rintracciato chiedendo conto della sua cagnetta, il proprietario si era giustificato dicendo d averla prestata da poco ad un camionista di Marmirolo di 46 anni, appassionato anche lui di caccia, e che quello se l era fatta scappare la settimana prima. Un mese prima, aveva poi precisato lui alle guardie dell Anpana, spiegando che se non l aveva confessato subito al proprietario era solo per la vergogna di aver smarrito la cagnetta ricevuta in prova e nella speranza di poterla ritrovare. E stata la prima contraddizione su cui l Anpana ha fatto leva nel corso delle sue indagini. Nella relazione che ieri è stata consegnata in Procura, per precisare la denucia contro ignoti formalizzata a poche ore dal ritrovamento, si sottolinea +il chiaro intento di non far ritrovare la carcassa;. Legge regionale alla mano sulla tenuta dell anagrafe canina (il segugio era regolarmente registrato), l associazione aveva già contestato al cacciatore che aveva avuto Roma in prova, di non averne segnalato la sua scomparsa entro la settimana prevista come termine dalla normativa. Secondo la sua versione, infatti, il cane sarebbe fuggito il mese prima. Entrambi i cacciatori hanno anche ricevuto una sanzione per non aver segnalato subito all anagrafe canina di essersi passati l animale, come invece prescritto dalla normativa. (l.t.)GAZZETTA DI MANTOVACacciatore denunciato per la cagnetta uccisa MANTOVA. E stato denunciato il cacciatore che aveva preso in prova la cagnetta ripescata due mesi fa, in un canale di Marengo, con una pietra al collo. L accusa formalizzata ieri dall Anpana è grave e infamante. L uomo, un camionista di Marmirolo che ha 46 anni, dovrà rispondere di uccisione di animale, un delitto per cui la legge prevede fino ad un anno e mezzo di carcere.
Post N° 378
GAZZETTA DI MANTOVA Cagnetta uccisa, c è un sospettato Provincia di Mantova - L Anpana ha denunciato il camionista che aveva in custodia Roma, la cagnetta ripescata con una pietra al collo dal canale di Marengo e che subito si difese raccontando di averla smarrita da qualche settimana. Per l associazione l aguzzino è lui. L accusa è grave e infamante: uccisione di animale, un delitto per cui la legge prevede fino ad un anno e mezzo di carcere. La conclusione è arrivata al termine di due mesi d indagine durante i quali le guardie zoofile hanno raccolto numerose testimonianze e atteso i risultati dell autopsia che pure non è riuscuta a chiarire le cause della morte, ni a stabilire se la cagnetta ripescata con un blocco di cemento di quindici chili legato all altra estremità di una corda stretta al collo, è affogata oppure era già morta quando è stata gettata nel canale Fossa di Pozzolo, nei pressi della chiusa di Marengo. I volontari dell Anpana sono risaliti all identità dell animale - un segugio italiano di media taglia, nato nel maggio del 2005 battezzato Roma - e al suo padrone di Castelletto Borgo dall analisi del microchip, ancora leggibile nonostante una lunga permanenza in acqua. Con gli agenti della polizia locale di Mantova, che il giorno stesso del ritrovamento l hanno rintracciato chiedendo conto della sua cagnetta, il proprietario si era giustificato dicendo d averla prestata da poco ad un camionista di Marmirolo di 46 anni, appassionato anche lui di caccia, e che quello se l era fatta scappare la settimana prima. Un mese prima, aveva poi precisato lui alle guardie dell Anpana, spiegando che se non l aveva confessato subito al proprietario era solo per la vergogna di aver smarrito la cagnetta ricevuta in prova e nella speranza di poterla ritrovare. E stata la prima contraddizione su cui l Anpana ha fatto leva nel corso delle sue indagini. Nella relazione che ieri è stata consegnata in Procura, per precisare la denucia contro ignoti formalizzata a poche ore dal ritrovamento, si sottolinea +il chiaro intento di non far ritrovare la carcassa;. Legge regionale alla mano sulla tenuta dell anagrafe canina (il segugio era regolarmente registrato), l associazione aveva già contestato al cacciatore che aveva avuto Roma in prova, di non averne segnalato la sua scomparsa entro la settimana prevista come termine dalla normativa. Secondo la sua versione, infatti, il cane sarebbe fuggito il mese prima. Entrambi i cacciatori hanno anche ricevuto una sanzione per non aver segnalato subito all anagrafe canina di essersi passati l animale, come invece prescritto dalla normativa. (l.t.)GAZZETTA DI MANTOVACacciatore denunciato per la cagnetta uccisa MANTOVA. E stato denunciato il cacciatore che aveva preso in prova la cagnetta ripescata due mesi fa, in un canale di Marengo, con una pietra al collo. L accusa formalizzata ieri dall Anpana è grave e infamante. L uomo, un camionista di Marmirolo che ha 46 anni, dovrà rispondere di uccisione di animale, un delitto per cui la legge prevede fino ad un anno e mezzo di carcere.