Cambiamo Angolo 2014

Il fiume al centro


Non c’è solo l’opposizione alla realizzazione di una centralina sul torrente Dezzo nell’idea dell’Amministrazione comunale di Angolo Terme di valorizzazione e salvaguardia di questa risorsa ambientale. Il consigliere delegato all’ambiente Diego Ferrari ha infatti avviato alcuni progetti legati alla pesca che hanno il corso d’acqua come principale protagonista. Da qualche mese è stata presentata la richiesta di creare una zona di pesca “no kill” dove, per salvaguardare il patrimonio ittico, il pesce pescato viene rilasciato. Sempre in tema di popolazione ittica il comune di Angolo lancia ora l’idea di realizzare un incubatoio per la produzione di specie ittiche pregiate come la trota fario e marmorata, il coregone e il temolo destinate al ripopolamento del torrente Dezzo e del basso Oglio. Il progetto sarà presentato nell’incontro in programma nella sala conferenze dell’ex comune di Angolo domenica 29 novembre alle ore 20,30. All’incontro sono stati invitati gli appassionati di pesca e le associazioni dei pescatori sportivi della zona per sondare l’interesse verso questo intervento. Ad illustrare il progetto sarà un tecnico di GRAIA srl, società specializzata nel campo dell’ecologia acquatica e dell’ittiologia che ha  già collaborato in zona con il Parco dell’Adamello, l’Autorità di Bacino Lacuale dei Laghi d’Iseo, Endine e Moro e con la Comunità Montana, ed è stata incaricata della progettazione della struttura. La zona scelta per l’incubatoio è all’altezza della galleria della strada provinciale verso la Valle di Scalve appena fuori l’abitato di Angolo Terme. Con questo progetto l’intenzione dell’Amministrazione comunale è quella di soddisfare contemporaneamente esigenze di tipo faunistico e di ottimizzare il ripopolamento dei corsi d’acqua. L’incubatoio servirebbe a salvaguardare, con la riproduzione artificiale, alcuni tipi di pesce ed evitare fenomeni di ibridazione sempre più frequenti nei fiumi della zona. Non indifferente per il comune anche la funzione di educazione e didattica ambientale che potrebbe rivestire l’incubatoio ittico.