La speranza è naturalmente che il 2016 sia l’«anno zero» per il turismo termale di Angolo: se il settore non tornerà a crescere rischierà la scomparsa, e nel nostro paese qualcuno continua a crederci, come dimostra l’annuncio dell’apertura della stagione il primo maggio. Lo scorso anno si era sfiorata la chiusura della struttura termale, quest’anno è andata un po’ meglio ma la guardia deve restare alta. Non è stato facile far quadrare il cerchio e il sindaco Alessandro Morandini ha voluto richiamare, dopo essersi chiesto se c’è ancora interesse a far proseguire questo filone turistico, tutti gli operatori commerciali ad abbandonare gli egoismi e a partecipare convinti al rilancio del turismo termale. “Dobbiamo fare squadra rinunciare ad una parte dei profitti per rilanciare il turismo perché, anche se quest’anno è stato scongiurato, il pericolo di chiusura è forte. Angolo ha tutte le potenzialità per dare un nuovo slancio al turismo termale ma dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione”. L’amministrazione comunale si impegna a fare la propria parte; lo stanziamento per la pro loco nel 2016 è aumentato, il paese sarà pulito e ordinato e sono stati messi in cantiere alcuni interventi “propedeutici” come il secondo lotto per migliorare l’entrata del paese. Sul futuro del turismo termale è intervenuto anche Claudio Vertua, presidente del Consorzio di Cooperative sociali Concordia, da tre anni impegnato a gestire la struttura termale e l’Hotel Terme. Anche Vertua ha sottolineato la difficoltà a lavorare insieme e non ha nascosto gli sforzi economici operati in questi anni, adesso si tratta di trarre dei bilanci e quindi il 2016 diventa decisivo per il futuro delle terme. “Il paese è poco valorizzato, l’acqua è una risorsa preziosa; quella di Angolo poi in maniera particolare perché ricca di sali minerali, i cittadini quindi devono credere in questa risorsa.” La Cooperativa Concordia proseguirà a cercare nicchie e filoni turistici per rilanciare le terme avendo ricevuto carta bianca dalla proprietà; ventilata anche la possibilità di recuperare capitali stranieri per sviluppare il progetto Terme. Ma quello che è indispensabile, anche secondo i gestori dello stabilimento termale, per tenere aperte le terme è una maggiore condivisione tra operatori commerciali, cittadini e amministrazione comunale. E da domenica con l’apertura dell’Hotel terme domenica 1 maggio, seguita il giorno dopo dal centro cure, si riparte sperando, per l’ennesima volta, in un rilancio.
Direzione obbligatoria
La speranza è naturalmente che il 2016 sia l’«anno zero» per il turismo termale di Angolo: se il settore non tornerà a crescere rischierà la scomparsa, e nel nostro paese qualcuno continua a crederci, come dimostra l’annuncio dell’apertura della stagione il primo maggio. Lo scorso anno si era sfiorata la chiusura della struttura termale, quest’anno è andata un po’ meglio ma la guardia deve restare alta. Non è stato facile far quadrare il cerchio e il sindaco Alessandro Morandini ha voluto richiamare, dopo essersi chiesto se c’è ancora interesse a far proseguire questo filone turistico, tutti gli operatori commerciali ad abbandonare gli egoismi e a partecipare convinti al rilancio del turismo termale. “Dobbiamo fare squadra rinunciare ad una parte dei profitti per rilanciare il turismo perché, anche se quest’anno è stato scongiurato, il pericolo di chiusura è forte. Angolo ha tutte le potenzialità per dare un nuovo slancio al turismo termale ma dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione”. L’amministrazione comunale si impegna a fare la propria parte; lo stanziamento per la pro loco nel 2016 è aumentato, il paese sarà pulito e ordinato e sono stati messi in cantiere alcuni interventi “propedeutici” come il secondo lotto per migliorare l’entrata del paese. Sul futuro del turismo termale è intervenuto anche Claudio Vertua, presidente del Consorzio di Cooperative sociali Concordia, da tre anni impegnato a gestire la struttura termale e l’Hotel Terme. Anche Vertua ha sottolineato la difficoltà a lavorare insieme e non ha nascosto gli sforzi economici operati in questi anni, adesso si tratta di trarre dei bilanci e quindi il 2016 diventa decisivo per il futuro delle terme. “Il paese è poco valorizzato, l’acqua è una risorsa preziosa; quella di Angolo poi in maniera particolare perché ricca di sali minerali, i cittadini quindi devono credere in questa risorsa.” La Cooperativa Concordia proseguirà a cercare nicchie e filoni turistici per rilanciare le terme avendo ricevuto carta bianca dalla proprietà; ventilata anche la possibilità di recuperare capitali stranieri per sviluppare il progetto Terme. Ma quello che è indispensabile, anche secondo i gestori dello stabilimento termale, per tenere aperte le terme è una maggiore condivisione tra operatori commerciali, cittadini e amministrazione comunale. E da domenica con l’apertura dell’Hotel terme domenica 1 maggio, seguita il giorno dopo dal centro cure, si riparte sperando, per l’ennesima volta, in un rilancio.