La terrazza di Cesare

È antipatico dover rimandare ad altri la responsabilità di certe situazioni ma purtroppo in alcuni casi non si può fare diversamente. Se l’ufficio postale in questi giorni è stato chiuso per i lavori di sistemazione della terrazza dell’ex municipio non è per un’imprevista calamità; è vero piove parecchio ma allagamenti e distacco di pezzi di soffitto non  sono una situazione straordinaria per questo ufficio. Già in passato l’acqua penetrata nei lampadari della posta aveva provocato un pericoloso corto circuito con contorno di allagamento, intonaco staccato e chiusura al pubblico dell’ufficio. In quel periodo lo stabile era ancora sede comunale ma non si era pensato di andare al di là degli interventi tampone per arrivare alla radice del problema. Più in generale per anni interventi di manutenzione sullo stabile zero o quasi. L’attuale amministrazione ha destinato una parte dell’avanzo di amministrazione per impermeabilizzare le terrazze dell’ex municipio e quella dell’attuale comune; segno della percezione del pericolo e del degrado costituito dalle terrazze dell’ex comune. Il precipitare della situazione ha accelerato un intervento che si pensava di poter effettuare con calma nel corso dell’anno. “Date a Cesare quel che è di Cesare”, in questo caso quindi non ci sono dubbi sul Cesare al quale affibbiare la terrazza e i disagi per i cittadini, di sicuro non è il Cesare che risiede attualmente in comune.