Dopo le fontane avanti con le santelle, la Comunità Montana della Vallecamonica ha pubblicato un bando finalizzato a recupero, restauro, conservazione e piena fruizione di edicole votive e santelle rurali sparse sul territorio. A disposizione delle amministrazioni comunali sono stati messi cinquantamila euro di contributi; non tantissimi se si pensa a quante sono queste opere della fede popolare sparse sul territorio camuno, solo nel nostro comune sono più di una decina le edicole votive. Fortunatamente nel nostro comune, senza attendere il contributo pubblico, alcune di queste opere sono state riportate a nuova vita grazie alla sensibilità di privati o associazioni, l’ultima in ordine di tempo ad Anfurro. Diverse santelle però hanno bisogno di restauro e l’aiuto della Comunità Montana può servire da stimolo. Possono accedere al finanziamento le amministrazioni comunali aderenti al Distretto culturale che dovranno presentare progetti di risanamento e un’indagine storica riguardante le costruzioni votive e la loro valorizzazione. Questo progetto di recupero dei segni storici “minori” lasciati sul territorio aveva funzionato con le fontane; ad Angolo con i fondi della Comunità Montana è stata restaurata la fontana di Mazzunno. Al finanziamento del bando il comune ci deve aggiungere qualcosa di suo ed è questo oggi, probabilmente, l’ostacolo maggiore non l’attenzione verso il proprio patrimonio storico. Trovando il sostegno di associazioni o gruppi del paese, e se serve mettendo due euro, non sarebbe male aderire a questo progetto.
Deliziose testimonianze di fede
Dopo le fontane avanti con le santelle, la Comunità Montana della Vallecamonica ha pubblicato un bando finalizzato a recupero, restauro, conservazione e piena fruizione di edicole votive e santelle rurali sparse sul territorio. A disposizione delle amministrazioni comunali sono stati messi cinquantamila euro di contributi; non tantissimi se si pensa a quante sono queste opere della fede popolare sparse sul territorio camuno, solo nel nostro comune sono più di una decina le edicole votive. Fortunatamente nel nostro comune, senza attendere il contributo pubblico, alcune di queste opere sono state riportate a nuova vita grazie alla sensibilità di privati o associazioni, l’ultima in ordine di tempo ad Anfurro. Diverse santelle però hanno bisogno di restauro e l’aiuto della Comunità Montana può servire da stimolo. Possono accedere al finanziamento le amministrazioni comunali aderenti al Distretto culturale che dovranno presentare progetti di risanamento e un’indagine storica riguardante le costruzioni votive e la loro valorizzazione. Questo progetto di recupero dei segni storici “minori” lasciati sul territorio aveva funzionato con le fontane; ad Angolo con i fondi della Comunità Montana è stata restaurata la fontana di Mazzunno. Al finanziamento del bando il comune ci deve aggiungere qualcosa di suo ed è questo oggi, probabilmente, l’ostacolo maggiore non l’attenzione verso il proprio patrimonio storico. Trovando il sostegno di associazioni o gruppi del paese, e se serve mettendo due euro, non sarebbe male aderire a questo progetto.