Cambiamo Angolo 2014

Noio volevàn savuàr l’indris


Valorizzare le proprie radici e quindi la cultura popolare va bene ma non guasta nemmeno essere aperti al mondo. Conoscere le lingue, ed in particolare l’inglese, può essere d’aiuto a rendere meno “provinciale” il nostro paese. La proposta di un corso d’inglese, promosso dalla biblioteca comunale, è quindi un modo per tenere il passo. Il corso inizia questa sera e prosegue per dodici incontri fino al 31 marzo. Non sarebbe male nemmeno approfondire la conoscenza della lingua italiana; l’uso dei social ci obbliga sempre più di frequente a confrontarci con la scrittura, un’abitudine messa in soffitta dopo la conclusione del ciclo scolastico. La “ruggine” accumulata mostra tutti i nostri limiti nell’affrontare congiuntivi, accenti, apostrofi e il significato delle parole. Ci appelliamo alla biblioteca comunale per il recupero della lingua italiana perché “non è mai troppo tardi” come direbbe il compianto maestro Alberto Manzi celebre anche per il giudizio che avrebbe voluto mettere a tutti i suoi studenti “fa quel che può, quel che non può non fa”, bocciato però dal Ministero della pubblica istruzione.