Non fate i furbi, è l’ammonimento della Prefettura di Brescia ai Comuni interessati da incendi boschivi; l’invito è quello di seguire le regole che vincolano le aree devastate dal fuoco. “Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente dall’incendio per almeno quindici anni. È inoltre vietata per dieci anni la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione sia stata già rilasciata, in data precedente l’incendio, l’autorizzazione.” Anche il comune di Angolo è citato nella lettera della Prefettura perché nel 2010 è stato interessato da un incendio che ha mandato in fumo un ettaro di bosco. Passati i cinque anni previsti dalla legge su questo terreno è possibile avviare un’attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche.
Al fuoco non si deroga
Non fate i furbi, è l’ammonimento della Prefettura di Brescia ai Comuni interessati da incendi boschivi; l’invito è quello di seguire le regole che vincolano le aree devastate dal fuoco. “Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente dall’incendio per almeno quindici anni. È inoltre vietata per dieci anni la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione sia stata già rilasciata, in data precedente l’incendio, l’autorizzazione.” Anche il comune di Angolo è citato nella lettera della Prefettura perché nel 2010 è stato interessato da un incendio che ha mandato in fumo un ettaro di bosco. Passati i cinque anni previsti dalla legge su questo terreno è possibile avviare un’attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche.