Anima...

Nella mia solitudine


Entro piano nella casa del folle;non apro le persiane, non tolgo la polvere.Arrivo alla sua camera che ancora dormenel mattino troppa aria per occhidi dolente marrone pallido. Guardola nuca rigida e il corpo che non senteneppure il pigiama.Mi siedo accanto e gli porto l'asfaltoripulendolo dal rumore, dall'odore del mese,dal peso della gente.
Cerco di non affollarlo di niente;il suo corpo vuoto è una stanza: sognivi soffiano dentro bolle di vecchio dolore.La ragione cos'è? Arrivo qui e mi stendoal piede del suo letto come a una piantaed entra dentro di me, dal folle, quasifune elettrica, una bianca, stanca,atroce vitalità. Amica mia... amica di sempre.... hai ripreso la mia mano....sei tornata a farmi compagnia....