Anima di cristallo

Nostalgica follia


Mi manca l'odore della follia che permeava i miei giorni con quei profumi aspri e acerbi.Mi manca l'ardore dell'anima infelice e solitaria che correva impazzita avanti e indietro per ogni via.Mi manca quel non sapere dove ero, con compagni di viaggio sempre nuovi e sconosciuti.Mancano i giorni in cui cercavo me stessa fuori, nel caos del mondo, accecata dagli infiniti impulsi e stimoli che offre la vita, aggrappandomi ad ogni raggio di luce artificiale nella speranza che fosse finalmente giunto il sole. La mia follia (insana si, lo so bene, insana per il mio cuore troppo sensibile e creato per altri spazi, altri sentieri) mi manca perchè esprimeva il caos della mia interiorità attraverso l'arte dello scrivere, dipingere, ballare, recitare parti di un copione altrui.Qualsiasi cosa era per me arte da trasformare in follia.Ed ora che ho trovato la mia strada, è tutto così monotono: fiori e spine, sole e pioggia, giorno e notte, stelle e pianeti, vento e sabbia, acqua e sete, fame e sazietà. Ho tutto ciò che si possa avere tranne il buio della notte che sputa follia nel mio corpo. Rinuncio all'arte, a ciò che sono, al mio modo di esprimermi in parole e colori per seguire una strada che non so dove mi porterà ma Qualcuno mi ha condotto qui ed ho trovato la pace del comune mortale. Proprio io, che mai avrei voluto essere un comune mortale! E' questo un sacrificio che giorno dopo giorno spegne i colori della tela e strappa le bianche pagine per lasciar spazio ai pellegrini che trovo lungo questa strada di sassi.Non sono nelle mie mani, sono le mani di Qualcuno che non conosco.Non sono con i miei piedi, sono i piedi di Qualcuno che non conosco.Non uso più le mie folli parole, sono le parole di un Qualcuno più folle di me!