Anima di cristallo

Teologia umana


Per anni ho cercato disperatamente Dio come un assetato nel deserto cerca l'acqua. Allora mi sono gettata a capofitto nello studio della teologia, filosofia, psicologia della religione, storia della chiesa, antropologia e più bevevo da quella fonte, più la mia sete aumentava fino a farmi credere che forse Dio è soltanto un'idea che la cultura del nostro continente ci ha messo in testa.Poi, un giorno, ho incontrato "loro", i ragazzi disabili e ho incontrato Dio. E ogni volta che converso con loro, converso con Dio. Per anni mi sono riempita la bocca, con una certa stima di me, di termini come teos-logos, ruah, nepes, basar-sarx-soma ecc...e non avevo capito assolutamente nulla di Dio. Abbassandomi per guardare negli occhi chi è su una sedia a rotelle o cercando di descrivere un colore a chi non vede o spaccandomi la schiena per sostenere chi non si sostiene in piedi da solo, quel giorno ho capito chi è Dio, ci siamo guardati negli occhi e mentre lo portavo in braccio, Lui portava me e non mi disse nulla, rimase a guardarmi in silenzio con gli occhi pieni di lacrime. "Grazie" mi dice ripetutamente ogni giorno e io non posso dir altro che "grazie a Te Dio mio". Il vero significato termine basar (uomo nella sua totalità cioè carne) che prima leggevo nei libri, ora lo sto toccando ogni giorno con le mie mani. E sarx o soma (corrispettivo greco del termine basar) che indica la fragilità e la vulnerabilità dell'uomo la vivo insieme ai corpi sofferenti di quei ragazzi che ora sono la mia vita. Con questa confessione voglio semplicemente dire che non serve a nulla cercare Dio nella cultura bensì nella semplicità della vita, nelle cose di ogni giorno, negli occhi di chi ci è accanto e che spesso ignoriamo, nelle grida di aiuto di tante persone che si perdono nel labirinto della vita. Non a caso Gesù scelse per discepoli uomini umili, semplici. Scelse Francesco d'Assisi, Madre Teresa e scelse Sant'Agostino che seppur uomo di cultura, umanamente era così piccolo che partendo proprio dalle sue fragilità, Dio lo chiamò con sè. Chi ha voglia di conoscere Dio non lo cerchi nei libri, nella storia, nel cielo o nel crocefisso appeso al muro...DIO è per la strada ogni giorno proprio come ognuno di noi.  Oggi non ho sete.