Qualcuno si lamenta del fatto che scrivo troppo poco. Forse perchè un tempo, prima dell'arrivo di facebook, la gente si fermava a commentare, chiacchierare, litigare...fino a pochi anni fa si parlava, ora ci si limita a leggere quei dannati "buongiorno mondo" con i luccichini intorno. Roba insolente che mi fa venire l'orticaria. Al massimo ora si clicca su un "mi piace; l'essere umano ha perso la voglia di parlare, dialogare, di confrontarsi. Io comunque continuo i miei soliloqui. Un giorno saranno preziosi...lo so. Io non vedrò i miei pensieri volare tra la gente ma ora li sto immaginando e sono certa che diventeranno rondini in continua migrazione da una parte all'altra dell'Universo.Il pensiero di oggi cade su me me stessa: ultimamente penso troppo alle cose del cielo e poco a quelle della terra. Infatti non mi arrabbio più, non lotto più, niente più mi appassiona. Lascio che tutto mi scorra addosso come acqua di torrente tra le rocce ma questo continuo flusso sta levigando la roccia del mio cuore che presto sarà raccolta e gettata nel bosco, al suo posto di origine. Pronta a rotolare nel fango, tra le foglie, sotto i piedi degli alpini e dei pellegrini.Non starò ferma a lungo perchè non sono nata per fare il sasso di torrente.C'è bisogno di scendere tra la gente, di stare con loro, di sporcarsi con la loro povertà e la loro pochezza. C'è bisogno di disgustarsi davanti alla ricchezza ignobile, davanti ai muri di egoismo umano, davanti al razzismo e allo sfruttamento degli esseri viventi (umani, animali e vegetali).Io ho bisogno di tornare a scontrarmi con la vita e di rendere giustizia per quel poco che mi sarà possibile perchè se siamo sulla terra è in questa terra, in questa umanità che dobbiamo vivere.Vivere per me è condividere tutto, non solo i beni ma anche le mie fatiche, il mio sudore, il mio amore. Solo una cosa sarà nel segreto: la mia anima che, come una libellula in volo, nessuno la potrà catturare se non il suo Creatore.
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Qualcuno si lamenta del fatto che scrivo troppo poco. Forse perchè un tempo, prima dell'arrivo di facebook, la gente si fermava a commentare, chiacchierare, litigare...fino a pochi anni fa si parlava, ora ci si limita a leggere quei dannati "buongiorno mondo" con i luccichini intorno. Roba insolente che mi fa venire l'orticaria. Al massimo ora si clicca su un "mi piace; l'essere umano ha perso la voglia di parlare, dialogare, di confrontarsi. Io comunque continuo i miei soliloqui. Un giorno saranno preziosi...lo so. Io non vedrò i miei pensieri volare tra la gente ma ora li sto immaginando e sono certa che diventeranno rondini in continua migrazione da una parte all'altra dell'Universo.Il pensiero di oggi cade su me me stessa: ultimamente penso troppo alle cose del cielo e poco a quelle della terra. Infatti non mi arrabbio più, non lotto più, niente più mi appassiona. Lascio che tutto mi scorra addosso come acqua di torrente tra le rocce ma questo continuo flusso sta levigando la roccia del mio cuore che presto sarà raccolta e gettata nel bosco, al suo posto di origine. Pronta a rotolare nel fango, tra le foglie, sotto i piedi degli alpini e dei pellegrini.Non starò ferma a lungo perchè non sono nata per fare il sasso di torrente.C'è bisogno di scendere tra la gente, di stare con loro, di sporcarsi con la loro povertà e la loro pochezza. C'è bisogno di disgustarsi davanti alla ricchezza ignobile, davanti ai muri di egoismo umano, davanti al razzismo e allo sfruttamento degli esseri viventi (umani, animali e vegetali).Io ho bisogno di tornare a scontrarmi con la vita e di rendere giustizia per quel poco che mi sarà possibile perchè se siamo sulla terra è in questa terra, in questa umanità che dobbiamo vivere.Vivere per me è condividere tutto, non solo i beni ma anche le mie fatiche, il mio sudore, il mio amore. Solo una cosa sarà nel segreto: la mia anima che, come una libellula in volo, nessuno la potrà catturare se non il suo Creatore.