Anima di cristallo

L'abbraccio in carrozzina


Quando la disabilità si trasforma in dono.Adry è un ragazzo che si è ammalato di distrofia muscolare in tenera età. La sua malattia avanza velocemente portandogli via sempre più mobilità fino ad arrivare ai polmoni impedendogli il respiro ed infine arriverà al cuore che rallenterà sempre di più i suoi battiti. E' paralizzato su una sedia a rotelle elettronica; con la mano destra, che già muove a fatica, guida la sua sedia che lo porta ovunque. Adry è un amico speciale, molto speciale perchè durante la prima catechesi che abbiamo fatto insieme, alla mia domanda "come fai ad essere sempre così sorridente nonostante la tua infermità?" mi ha risposto con delle parole che hanno cambiato la visione della mia vita: "Sono felice per tutto ciò che ho e per quello che posso ancora fare. A cosa serve pensare alle cose che non potrò mai più fare? Meglio godere la vita con quello che mi viene offerto".Non trovo le parole per descrivere l'ondata di commozione che mi ha travolta ma posso dire che da quel giorno non sono più stata la stessa persona di prima. Mi chiesi come fosse possibile che nonostante fossi in perfetta salute, con un corpo così perfetto al quale non manca nulla, ero spesso insoddisfatta e triste.Oggi, grazie a quelle parole e grazie alla gioia che i ragazzi disabili mi trasmettono, ho imparato a rallegrarmi per ogni cosa: per il dono dell'udito, della vista, dell'intelligenza, delle gambe, delle braccia...TUTTO! Quando chiudo gli occhi e vedo tutto buio, piango di dolore al pensiero che dei miei amici non possono vedere le nuvole, il sole, la luna, le stelle, gli alberi...nero per tutta la vita!Ieri ho portato Adry a fare le terapie, c'è un ospedale dove gli insegnano a respirare con un macchinario in preparazione al giorno in cui la malattia si prenderà anche i suoi polmoni. Eppure lui ci scherza su! Quando siamo usciti dall'ospedale mi ha chiesto un "abbraccio dei nostri".Lo sapevate che ci vuole tempo per preparare un abbraccio ad un ragazzo che non può muovere il suo corpo? Ecco i passaggi:- Accendere il lettore cd per ascoltare "Un amico è così" di Laura Pausini.- Schiacciare il bottone per abbassare le pedane dei piedi fino a terra.- Togliere la cintura che tiene le sue gambe unite.- Prendere la gamba destra di peso e portarla al di là della pedana.- Prendere la gamba sinistra di peso e  portarla al di là della pedana.- Sollevare il suo corpo e portarlo vicino allo schienale. A quel punto si crea spazio nella carrozzina e io posso sedermi davanti a lui.- Prendere di peso il suo braccio destro e portarlo dietro al mio collo.- Prendere di peso il suo braccio sinistro e portarlo dietro alla mia schiena. Finalmente posso stringerlo con delicatezza e posso appoggiare la testa sul suo petto sentento tutte le ossa e il cuore che batte. Il silenzio fa tutto il resto.Oggi Adry mi ha detto che questi abbracci lo ricaricano di vita. Per me è la stessa cosa.