Anima di cristallo

Pensieri stanchi


Dopo una giornata di grandi fatiche spirituali e mentali, non potevo non stendermi nell'erba umida del mio giardino, insieme ai tre gatti spensierati, e adorare il cielo ricoperto di stelle. Guardare l'infinito mi mette una tal pace! Se penso alla distanza tra me e una stella, tutti i pensieri che durante il giorno mi schiacciano e opprimono, scompaiono in quella distanza senza fine. Mi piace sentire il canto dei grilli e non sapere dove sono nascosti. Mi piace l'aria tiepida di fine estate che mi avvolge come una coperta e mi coccola come una mano lungo il perimetro del mio viso stanco.La mia solitudine ha una grande pienezza che non posso condividere con nessuno perché nessuno può comprendere che stare stesi a terra, nella notte, non è follia, è nostalgia. Una nostalgia della quale non conosciamo le radici.Si vorrebbe qualcuno al proprio fianco a cui stringere la mano e poter dire "senti anche tu nel cuore ciò che sento io innanzi al silenzio delle stelle?" ma momenti come questi appartengono soltanto ai bei film Hollywoodiani. Allora prendo il diario di Etty Hillesum e apro a caso trovando la frase che può concludere questo post:"Signore, sarà così duro, ma adesso che ho di nuovo sconfitto questo giorno dopo un inizio tormentoso, e sono seduta a questa scrivania, quasi fiduciosa e quasi felice, so che non sono ancora alla fine delle mie forze".