Anima di cristallo

Su l'umiltà


E così, io che amo la filosofia e mi prodigo nel cercare nuovi pensieri filosofici, io che smetto di scrivere poesie per concentrarmi nella stesura di un testo che ho chiamato “Teologia del cuore”, io che vorrei mangiare libri al posto del pane, si proprio io non so nulla dell’umiltà. E questa consapevolezza mi giunge all’improvviso in un sabato mattina qualunque, in una giornata che voleva essere di riposo per riportare la pace dentro di me. Forse la pace inizia proprio da questa consapevolezza. Non c’è pace se non c’è umiltà. Ma che cos’è l’umiltà? Cosa significa essere umili? Sono tre ore che queste domande mi rincorrono senza trovare risposta. Cerco tra gli scaffali qualche libro utile ma non trovo nulla. Ora mentre scrivo mi viene in mente San Benedetto, ha scritto “I dodici gradini dell’umiltà”; mi pare di aver letto anni fa questo libro. Mi assento e lo vado a cercare… ECCOLO! Il libro è “Trovare rifugio” – Riscoprire dentro se stessi la pace del monastero. Ricordo di averlo trovato per caso in una libreria in un momento in cui avevo bisogno di quelle parole. Oggi ne ho bisogno più di allora. Dentro ci sono tutti i dodici gradini per imparare ad essere umili nella quotidianità. L’umiltà è la qualità umana più difficile perché richiede di mettere da parte se stessi per diventare terra, quella terra dalla quale siamo stati plasmati. Non dico “ci provo”. Dico piuttosto “io devo”. Devo diventare umile il più possibile, voglio staccarmi da questa vita che purtroppo non amo, che vedo come un patibolo. Voglio abbandonare questa strada nella quale sto camminando. Quando l’ho intrapresa era per me difficile, in salita, stretta, pericolosa. Ora che ho l’esperienza, sto correndo perché è diventata facile e nel correre lascio indietro gli altri, passo avanti e pretendo che tutti stiano al mio ritmo. No così non va, è tempo di cambiare sentiero, come un alpino quando passa dal cammino sulla cengia alla ferrata sospesa nel vuoto. Un alpino ha bisogno di sentieri sempre più ripidi e difficili altrimenti  sopraggiunge la noia e si dimentica dei propri compagni di viaggio che ancora tremano sulla stretta cengia. Voglio salire più in alto e per fare ciò, l’anima ha bisogno di scendere molto in basso, di cercare i suoi vermi e di fare pulizia.  “Con l’esaltazione si discende e con l’umiltà si ascende” Regola di San Benedetto, 7: Umiltà