Anima di cristallo

Sull'amore


Oggi sul giornale ho letto un articolo di un marito che ricordava il primo anniversario di morte di sua moglie. Ha esposto pubblicamente i suoi sentimenti senza vergogna e tra quelle parole ho percepito un grido disperato di dolore, di aiuto, di solitudine. “Mia moglie mi manca, mi manca moltissimo. Vorrei una sua carezza, un suo sorriso, risentire la sua voce…”. Dopo 48 anni di matrimonio, quest’uomo amava ancora sua moglie. Leggere queste parole è stata una testimonianza di inestimabile valore per me, per una come me che non crede nell’amore. Sono cresciuta con un’idea distorta di famiglia e di amore di coppia. Talmente distorta che fin da bambina dicevo che non mi sarei mai sposata perché la famiglia è solo una favola, è un accontentarsi di qualcosa e di qualcuno per paura di restare soli. A tutt’oggi continuo a credere che sia così ma, da qualche mese, grazie alle parole di una ragazza paralizzata che mi ha parlato dell’amore di coppia e grazie anche a queste poche righe sul giornale, impregnate di amore, penso che forse il vero amore può esistere. Oggi i divorzi superano i matrimoni e la gente si stupisce di più nel sapere che una coppia sta insieme da 10 anni piuttosto che sapere il numero di matrimoni gay. Pazzesco! Che sia giunto il tempo di riscrivere la Genesi? “Maschio e femmina li creò” “Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne”. Nel nostro tempo, uno scrittore, per avere fama come chi ha scritto la Genesi, dovrebbe scrivere “Due maschi e due femmine creò” “Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a suo marito o a sua moglie, non importa, e i due saranno una sola carne”.Non scrivo questo per far polemica ma per dire che quello che vedo e sento intorno a me, non mi sta più parlando di amore di coppia, del senso di famiglia e della bellezza dello stare insieme. I fatti di ogni giorno mi parlano più di un “tutto va bene” (basti pensare alla nuova teoria Gender!). Martedì ho fatto un viaggio con i miei fedeli amici ed è stato meraviglioso: parlavamo di cose serie, di Dio, del saper vivere con sobrietà, del volersi bene, le mie amiche con disabilità parlavano delle loro difficoltà ed io e gli altri davamo loro parole di forza e coraggio; abbiamo riso, mangiato, dormito, cantato…INSIEME. Ad un certo punto mi sono commossa nel rendermi conto che ero molto felice ed ho chiesto a Maria: “Avere una famiglia è così? E’ davvero così bello stare insieme?”. Maria mi ha detto “Dipende dalla famiglia, la mia è così e io amo viaggiare con la mia famiglia.” In quel momento ho capito che tutte le mie idee sulla famiglia sono sbagliate, che devo ricominciare a  credere nell’amore perché un uomo ed una donna possono davvero essere felici per tutta la vita, pur passando anche attraverso la noia, la rabbia e la solitudine. L’amore non è tenersi abbracciati per anni sostenendosi a vicenda e se uno cade, l’altro cade con lui. Penso piuttosto che l’amore significa esserci nel momento del bisogno, anche quando le due mani non possono intrecciarsi.L’articolo di giornale si conclude così: “Tesoro mio, un giorno saremo ancora insieme per non lasciarci mai più ed il nostro amore che ci ha uniti su questa terra sarà più bello e più grande”. L’amore esiste ma io non ho ancora occhi per vedere e non ho cuore per accogliere.