Anima di cristallo

Stare con gli ultimi


Cara zia,questa mattina molto presto, disarmata da una grande stanchezza fisica, chiudendo gli occhi, il cervello si è quasi spento e nella mente mi è piombata una scena di quando eravamo insieme nella tua Milano. Sotto casa, nel piazzale c'era una zingara che chiedeva sovente l'elemosina. A me non sono mai piaciuti gli zingari e li ho sempre scansati. Tu invece le sorridevi, le davi qualche moneta, una caramella e una carezza sul viso. "Zia è una zingara, perché lo fai?""Perché siamo tutti fratelli." e mi sorridevi.Io non ti capivo. Ora invece conosco il valore di quelle parole e dei tuoi gesti. Tu stavi sempre con gli ultimi, al passo del più fragile, ti consumavi per loro, davi la tua vita e prima di andartene da questa terra mi hai lasciato il tuo scettro in mano. Quel giorno, poche ore prima di morire ti sei raccomandata; non si capivano le parole ma ho ricevuto il messaggio. Poi ho preso le tue lacrime e me le sono portata alle labbra. Quello fu il sigillo della mia promessa, del mio si. Si io prenderò il tuo posto. E ora che io lo voglia o no, la tua vita ha inghiottito la mia e siamo una cosa sola. Volevo farti sapere, zia, che non vedo più con gli occhi del viso, ora vedo con gli occhi del cuore e non vedo più lo zingaro, il barbone o la prostituta, vedo soltanto tanti fratelli uguali a me, figli dello stesso Padre.Ciao zia...mi manchi sempre!