Anima di cristallo

La disabilità è un dono per l'umanità


Questa mattina nella statale, davanti a me un Kangoo che  andava piano, troppo piano per la folle fretta mattutina di correre al lavoro; che poi, la fretta ti rimane nel sangue e corri anche quando non serve. Dietro al Kangoo c’è l’adesivo blu che segnala che il mezzo trasporta disabili. Ah ! Ecco! E’ il mio compaesano con suo figlio che ha una tetraplegia spastica molto grave. Lo intravedo nella sua carrozzina con la testa che dondola ad ogni buca. Cerco di superarlo un paio di volte ma dall’altra parte arrivano camion, autobus e macchine. Terzo tentativo: via libera! Come metto la freccia per schizzar via, gli occhi fissano ancora quel ragazzo, guardava fuori, le mani erano in posizione semiparalizzata, lo stesso per la bocca. Il poggiatesta gli sorreggeva la testa. Un’immagine durata un secondo d’orologio ma un tempo non misurabile per la mia mente che ha elaborato tutto il dramma di quella vita. E se correndo in auto finissi contro un platano e mi ritrovassi al suo posto? Allora al lavoro, anziché arrivare con un minuto di ritardo, non arriverei affatto. Dove sto correndo? Perché io devo correre mentre per lui la vita si svolge lentamente? Dico sempre che bisogna andare al passo del più lento ma non mi pare di rispettare questo bel principio. Ho rallentato, mi sono messa dietro il Kangoo e sono andata al lavoro con lui davanti, con i suoi tempi. Lui accompagnava me, io accompagnavo lui e piangevo senza sapere perché. Quel ragazzo non sa di aver compiuto un miracolo dentro al mio cuore. Ecco perché io dirò sempre che la disabilità è un dono per l’umanità. Le disabilità hanno molte cose da dirci e da insegnarci, bisogna saperle ascoltare.