Anima di cristallo

Polemica e rabbia


Questa settimana mi sono imbattuta in un paio di letture all'interno del giornale Famiglia Cristiana e non posso evitare di fare una critica ad un signore che parla a sproposito dei preti innamorati. Ovviamente quanto scriverò sotto sarà inviato alla redazione di Famiglia Cristiana (con qualche modifica al mio linguaggio)...giusto per tener fede ai miei più grandi difetti: selvaggia, ribelle, eretica!Cari ex-preti, risparmiateci i vostri piagnisteiNon ho mai scritto ai "Colloqui col padre",questa volta, però, sono spinto da varie notizie di cronaca in cui sono implicati preti o frati che, non riuscendo più a essere fedeli al voto di celibato, si innamorano d'una donna, si fanno un figlio e poi vanno in Tv a farsi pubblicità o ad attaccare le regole della Chiesa. Queste "telenovele" mi paiono squallide. Cari preti, se non vi sentite più d'essere casti, non c'è niente di male, fatevi ridurre allo stato laicale, andate a lavorare e mantenete la famiglia, come tutti. Per favore, però, risparmiateci piagnistei: sapevate gli impegni e a che cosa rinunciavate!Pierino U.Bene questo Sig. Pierino mi ha fatto saltare i nervi fuori dal cervello. Come OSA parlare in questo modo dei preti se non è mai stato nella loro situazione? Cosa ne sa lui delle emozioni, dei sentimenti e del dolore che sono costretti a sopportare i religiosi? Costui non ha evidentemente compreso la differenza tra l'amore e un interruttore della luce. L'amore non è qualcosa che puoi comandare a bacchetta, controllare e gestire. L'amore è come una bomba dentro l'armadio di ogni uomo, può rimanere per anni ferma, può ricoprirsi di polvere, essere dimenticata ma se qualcuno accende la miccia, scoppia e nessuno può controllare l'esplosione perchè avviene troppo velocemente e le fiamme divampano tutte intorno. Se l'uomo esiste è grazie all'amore di Dio che ci ha voluti e poi ancora grazie all'amore di una madre e di  un padre. L'amore è alla radice di ogni cosa buona di questo mondo. Dunque vorrei proprio sapere come si può pensare che un religioso non debba innamorarsi e perdere la testa per una donna. Nell'articolo precedente a questa lettara, Don Antonio scrive: "..una persona innamorata irradia felicità, ci travolge col suo entusiasmo...ha bisogno di noi per celebrare il suo felice approdo all'amore" e un mio amico sacerdote una volta mi ha detto "come si può parlare di amore se non lo si vive?". C'è forse altro da aggiungere a queste parole?Ditemelo voi, PUO' UN UOMO PARLARE DELL'AMORE SE QUELL'AMORE NON E' DENTRO DI LUI, SE NON SCORRE NELLE SUE VENE MESCOLATO ALLA GIOIA E AL DOLORE CHE L'AMORE OFFRE?Il sacerdozio non è annullamento dell'amore verso una donna, è esplosione di amore per la vita e per Dio, e chi ama Dio a tal punto da donare se stesso, è capace di un amore più grande di qualsiasi altro uomo. Tra l'altro, oltre a Don Sante (famosissimo ormai) non mi risulta ci siano stati altri preti che hanno fatto casino in tv battendosi contro la Chiesa. Quindi caro Pierino, evita di parlare a vanvera usando il plurale come se centinaia di preti avessero invaso di polemiche la tv.E per ultima cosa, la frase "andate a lavorare e mantenete la famiglia" poteva pure risparmiarsela visto che i preti lavorano dalla mattina alla notte e il loro lavoro non è solo occuparsi delle anime (che già di per sè è un duro lavoro) ma gestiscono una parrocchia, una famiglia quindi con migliaia di persone. Riunioni, campi, pellegrinaggi e chi più ne ha ne metta!Come dice Jovanotti "A te che sei sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei..." e con questa frase penso si possa esprimere il senso della vita di qualsiasi uomo.