Anima di cristallo

Post N° 329


ascolta mentre leggi ♫Abbandonata alle braccia del sonno, sul grande letto, avvolta da bianche lenzuola che profumano di antico, di cose di una volta, stringo forte il cuscino e guardo con attenzione le iniziali della mia nonna che essa stessa ha ricamato. Penso a lei, a cosa starà facendo lassù, voglio pensare che sia li ad ascoltarmi ma sento che la sua anima è altrove, non più vagante. Mi chiedo chi è, dov'è, quanti anni ha e desidererei con tutta me stessa cercarla per il mondo intero e attraversare il suo sguardo. L'ultima volta che l'ho vista era serena, sorrideva, capivo che il suo viaggio doveva essere stato meraviglioso. La mia nonna era un'anima buona, tutti le dicevano che era un angelo ed io lo credo veramente. Sono cresciuta con il suo insegnamento e so di assomigliarle molto. La mia nonna rideva sempre, fino all'ultimo giorno della sua malattia, sorrideva la sera prima ma stava male. E' tardi, l'una passata ormai, forse le due, non ho voglia di guardare l'orologio. Si sentono carri e trattori passare per la strada, mietono il grano fino a notte fonda, bisogna fare in fretta a tagliarlo prima che l'umidità di settembre stenda il suo mantello sulla terra. In questi giorni aleggiano per l'aria pagliuzze d'oro e l'odore di terra e mais è forte. I trattori fanno uscire dalle tane i fagiani e si sparpagliano ovunque, impauriti. Ancora non sanno che l'atrocità dell'uomo presto li porterà via, distruggerà le loro vite per uno sport chiamato caccia. Non ho mai capito cosa ci sia di divertente nel correre dietro ad una povera bestia disorientata, gruppi di uomini con decine di cani e fucili in spalla esclusivamente per uccidere un animale, dev'essere una soddisfazione unica! Il mio augurio di sempre è quello che gli si spacchino tutti i denti con i pallini delle loro cartucce conficcate nella carne di un essere vivente. I grilli saltellano nel mio cortile, sembrano in festa con falene e insetti d'ogni tipo. I gattini piccoli si divertono a rincorrerli e a prenderli tra le zampette con aria soddisfatta. La mamma gatta invece, fa finta di dormire sotto la cantina ma vedo i suoi occhi socchiusi e attenti ad ogni movimento dei suoi piccoli. L'estate sta finendo, la sera fa fresco e il vento soffia dal Pò scontrandosi con il vento portato dall'Adige. La notte è una magia indescrivibile, ogni secondo si può solo assaporare, lasciarlo penetrare nel cuore attraverso gli occhi e registrarlo nella mente. Tutto profuma di vita, un profumo che inebria fino a farmi addormentare aggrovigliata tra le bianche lenzuola della mia nonna.*** POST-IT ***04 settembre, S. Rosa. Intonate il canto e suonate il timpano, la cetra melodiosa con l'arpa. Suonate la tromba nel plenilunio, nostro giorno di festa.