Anima di cristallo

dal Diario di Abhisiktananda ( P. Henri Le Saux ), sul Distacco


"Essere nudi e attaccati alla propria nudità è peggio che essere vestiti senza attaccamento al proprio vestito. Rifiutarsi di portare un vestito per dimostrare la propria libertà è una libertà di tipo legalistico. L'uomo veramente libero non ha bisogno di dimostrare la propria libertà, nè a se stesso nè agli altri. Egli è totalmente libero in qualsiasi circostanza e sotto qualsiasi veste, poichè la sua libertà non ha niente a che vedere con i rivestimenti...Ma colui che è perfettamente libero non può mai essere rinchiuso in una legge umana. Egli seguirà docilmente (in apparenza) i più diversi obblighi sociali, ma senza alcun attaccamento ad essi. E il giorno in cui lo Spirito lo ispirerà, egli, libero da tutte le leggi e da tutti gli attaccamenti sia alle leggi sia a se stesso, se ne andrà seguendo il soffio dello Spirito. Quanti invece sono coloro che vanno contro la legge perchè sono attaccati a se stessi!". Mi sono trovata a leggere "per caso" questa pagina del monaco Le Saux e riflettevo sulla libertà umana. Quanto siamo liberi? Siamo noi veramente liberi? Interessante l'ulima frase del testo che ho citato "...contro la legge perchè sono attaccati a sè stessi!". Ricordo come mi son sempre divertita a sfidare le leggi e andare contro di esse. Già a 8 anni disubbidivo alla prima legge scout ossia proprio l'obbedienza. Io per ribellione disubbidivo sempre fino a far perdere la mia squadra nei punteggi e prendermi parole da tutti! Perchè disubbidivo? Non perchè ero libera ma perchè ero attaccata a me stessa, probabilmente non volevo identificarmi nelle regole del gruppo, inconsapevolmente volevo far capire a tutti che io ero diversa e nessuno poteva comandarmi. Dopo un duro lavoro psicologico, le mie capo riuscirono a farmi ubbidire...però, quanto soffrivo per questo! In seguito compresi che in una comunità le regole vanno rispettate per il semplice motivo che la libertà individuale finisce quando inizia quella degli altri. Tutti facciamo parte di una comunità: la famiglia, il team di lavoro, la compagnia di amici ecc... Thomas Merton dice "Nessun uomo è un'isola" poichè nessuno è solo al mondo, anche quando andiamo dal fornaio a prendere il pane siamo in una comunità. Ci sono regole da rispettare tra gli individui.La libertà credo inizi nel momento in cui spogliamo noi stessi d'ogni indumento mentale. Quando l'anima è nuda ci presentiamo al mondo come siamo veramente e se all'inizio la nudità ci crea imbarazzo, con il tempo impareremo che essa è la nostra vera libertà perchè ci permette di essere ciò che realmente siamo, senza maschere, senza veli sul capo. Libertà non è ribellione, trasgressione ma distacco da ciò che non ci rappresenta e che quindi sentiamo come opressione. Dobbiamo lasciar scivolare via ciò che nella vita ci impedisce di essere noi stessi, di realizzarci come persone. Libertà non è fare ciò che si vuole ma essere ciò per cui siamo chiamati ad essere.