Anima di cristallo

Non si vive di solo pane


Oggi è uno quei giorni in cui ho avuto così tanto lavoro che mi perdevo dentro le carte e non sapevo dove mettere le mani. E' sempre un corri corri ma per cosa? per chi? perchè? Il lavoro è il mio pane e non posso fare altro che piegarmi ad esso ma quanto si dimena l'anima mia dietro questo bancone! Ringrazio tanto i miei clienti che con la loro presenza, talvolta soffocante, mi richiamano alla realtà, mi chiedono di essere ciò a cui sono chiamata ad essere qui dentro, richiedono professionalità, attenzione. Ma soprattutto i clienti non mi permettono mai di essere triste.Quante volte vorrei sbattere quella porta, chiuderla a chiave a lasciarmi andare in un grido o in un pianto. E invece no, la gente non ha bisogno di lacrime o bronci, ogni essere umano ha bisogno di riceve un sorriso, sollievo, parole.Ecco allora che metto spesso a tacere i miei sentimenti, indosso la maschera del pagliaccio e salgo sul palcoscenico...e insieme agli spettatori mi diverto anch'io!Se non avessi loro, chissà quanti giorni passerei a raccogliere i brandelli dei miei insuccessi! Così il lavoro non è solo un lavoro che mi da il pane, è un donarsi agli altri e un ricevere continuo. Vecchio il detto "non si vive di solo pane" ma quanta verità in esso!