Anima di cristallo

Post N° 349


Incredibile ma vero! Sono tornata nel mio blog...a casa! Non mi pare vero! Questo posto ha odori antichi dei quali non ricordavo più l'essenza, l'aroma. Mi sono estraniata da me; ho voluto seguire un sentiero fuori dalla mia interiorità per la quale sono nata ed ora eccomi ancora qui, dentro me a scalare quella montagna che mi ha dato così tante soddisfazioni e stupore.Ricomincio da qui:Etty HillesumEtty scrive un diario dai 25 ai 27 anni. Nel settembre del 1943 scrive le ultime parole "Si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite". Il 30 novembre muore nel campo di concentramento ad Auschwitz insieme ai genitori e al fratello.Etty ha la mia età e più leggo il suo diario, più sento mie quelle parole. Mi stupisco di ogni frase poichè io l'avrei scritta esattamente uguale, con la stessa passione, con lo stesso sentimento. Io ed Etty sembriamo la stessa persona mentre scriviamo e, infatti, ho conosciuto Etty proprio perchè il mio amico Oskar, dopo aver letto il suo diario, mi ha telefonato per dirmi che leggendola, aveva la sensazione di leggere i miei scritti.E' di origine ebrea ma in realtà lei non apparteneva ad alcuna religione, il suo spirito è libero, senza catene e i suoi ultimi anni di vita sono una continua ricerca dell'essenzialità, una battaglia contro le forze dell'io. Etty non segue un'istituzione, una legge....segue un cammino personale, segue soltanto se stessa, il suo istinto. Ed ecco cosa scrive dopo aver reso il suo cuore un tempio:"Quando prego non prego mai per me stessa, prego sempre per gli altri, oppure dialogo in modo pazzo, infantile o serissimo con laparte più profonda di me, che per comodità io chiamo Dio". E qualche pagina dopo scrive: "E questo probabilmente esprime meglio il mio amore per la vita: io riposo in me stessa. E quella parte di me,la più profonda e lapiù ricca in cui riposo è ciò che io chiamo Dio".E mentre scrive tutto questo, Etty è l'amante di un uomo molto più grande di lei........Dal punto di vista religioso sarebbe stata criticata, guardata con occhio malizioso. Ma Etty non aveva religione che la legasse, che la facesse sentire in colpa, nessuno le aveva inculcato in testa che il sesso era peccato, che non si può dire di amare Dio mentre si è amanti di qualcuno. Etty era libera...LIBERA!E dentro a quella libertà amava l'uomo e amava Dio. Era carne ed era spirito. Etty sapeva fondersi in un'unica essenza che odorava di amore e di misticità. Cristiani ed ebrei rivendicano Etty come la quintessenza della loro fede, ma lei non appartiene a nessuno, è solitaria in un cammino personale, con un ritmo tutto suo che non è dettato da chiese o sinagoghe, né da dogmi o teologia, liturgia o tradizione. Etty si rivolge a Dio come a se stessa e con Lui ha un continuo dialogo. Ecco perchè amo Etty, perchè a differenza mia, lei è libera nel cuore e nell'anima. Allora vediamo se come proposito dell'anno può funzionare poichè, nel mio lungo silenzio ho compreso che non si può amare né Dio,né l'uomo, né se stessi se non si è completamente liberi.