Anima di cristallo

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Costruttori e Giardinieri°°°omaggio al mio orto che ho abbandonatoalla neve e al gelo del nordUn testo anonimo della Tradizione afferma che, nel corso della propria esistenza, ogni essere umano può adottare due attegiamenti: Costruire o Piantare. I costruttori possono dilungarsi per anni nei loro compiti, ma arriva un giorno in cui terminano la propria opera. A quel punto si fermano, e il loro spazio risulta limitato dalle pareti che hanno eretto. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato.Poi ci sono quelli che piantano: talvolta soffrono per le tempeste e le stagioni, e raramente riposano. Ma al contrario di un edificio, il giardino non smette mai di svilupparsi. Esso richiede l'attenzione continua del giardiniere ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere una grande avventura.I giardinieri sapranno sempre riconoscersi l'un l'altro, perchè nella storia di ogni pianta c'è la crescita della Terra intera.In modo particolare, in ogni pianta c'è la storia del giardiniere, come un piccolo specchio della sua anima. Se il giardiniere sta male non può prendersi cura delle piante ed esse soffrono. Se viene una tempesta e il giardiniere non è pronto a coprirle con la rete, le piante si spezzano. Al contrario, se il giardiniere è sereno e pieno di voglia di lavorare, le piante saranno piccoli diamanti per lui ma anche per chiunque le vedrà.Il giardiniere ha la grazia di poter toccare la terra, di sentire quando è calda, quando è fredda, umida, sabbiosa o argillosa.Il giardiniere sa che le sue piante sono piccole creature da coltivare giorno dopo giorno. Un giorno senz'acqua potrebbe essere fatale per i piccoli cespugli.Io so che tutte le mie piccole piante abbandonate sotto la neve e al ghiaccio, stanno soffrendo a causa mia. Talvolta però, il giardiniere abbandona la sua terra e inizia a costruirsi una casa che lo possa contenere, che non lo possa più lasciar uscire, perchè gli inverni, dalle sue parti, sono duri, freddi, umidi.