Anima di cristallo
"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio" Francesco Guccini
Post n°762 pubblicato il 22 Dicembre 2016 da elisar_81
E’ tempo di auguri e di scambio doni. Cosa che non mi è mai piaciuta ma negli ultimi due anni ha preso un senso diverso. Non faccio più regali giusto per ricambiare il gesto, ciò che ricevo è eccessivo e se ricambiassi con tutti, spenderei tutto lo stipendio oltre al fatto che non sarebbe un gesto sentito. Preferisco regalare il mio tempo e il mio cuore. Ci sono molte persone sole che attendono qualcuno e io faccio la mia parte, gli porto via un po’ delle loro sofferenze, me le mastico a casa, le rielaboro e prego tanto che un giorno non capiti anche a me di trovarmi nella loro situazione. E’ bello incontrare persone che conosci appena, spalancargli la porta del cuore e lasciarli entrare col rischio di farsi travolgere. A questo punto dovrei scoppiare di gioia, invece scoppio di dolore per due motivi: perché non posso farmi a pezzi e stare con molte persone nello stesso giorno e perché frasi come quelle, le ho pensate anch’io e so che i miracoli non accadono e che il Paradiso ci attende in cielo e non su questa terra. Tutti noi il giorno di Natale desideriamo avere accanto le persone che più amiamo ma non sempre noi facciamo parte di quella cerchia più amata. Potrei concludere col dire che sono persona egoista perché insieme alle pene degli altri, mi prendo anche il loro amore…quel poco che riesco, per non lasciare completamente vuoto il mio cuore. |
Post n°761 pubblicato il 21 Dicembre 2016 da elisar_81
Si fa presto a dire che l'amore esige gratuitá. Sembra ovvio e scontato ma di fatto quando amiamo con tutto il cuore, si vorrebbe essere riamati con la stessa misura. Probabilmente anche Gesù avrebbe voluto i suoi discepoli sotto la croce. Il fatto che non li abbia chiamati o implorati di restargli vicino, rende l'idea della grandezza del suo amore: li ha lasciati liberi. La più grande sofferenza di chi ama non è la gratuitá bensì la libertà dell'amato. Amare senza aspettarsi nulla in cambio è il più alto grado dell'amore che include il totale rispetto delle scelte degli altri anche quando queste ci feriscono a morte come i chiodi sulle Sue mani e sui Suoi piedi. |
Post n°760 pubblicato il 15 Dicembre 2016 da elisar_81
“Non ho mai visto tante attenzioni per un’anziana!” Lo disse in tono cattivo quella suora della casa di riposo, quasi a farmene una colpa, come se avesse preferito che mia zia morisse presto e sola. Quando morì, ero a letto e fui presa dal gelo al lato sinistro di tutto il mio corpo. Mi svegliai e mi ficcai sotto le coperte fino in fondo pregando Dio che fosse solo freddo quello che avevo sentito. Ma sapevo cos’era successo. Al mattino presto mi comunicarono quello che già sapevo. Quando la suora lesse quelle righe si commosse e dopo il funerale mi disse “Ti chiedo scusa per tutto, non avevo capito chi era tua zia”. I santi non manifestano la loro santità a parole, essi la rendono visibile in opere. La sua morte fu un grande esempio di santità. Sopportò tanto dolore, soprattutto spirituale ma non si lamentò mai. Sorrideva e accarezzava il viso di chi spesso la trattò indegnamente. Il suo funerale fu una festa di nozze: la sua bara che avevo dipinto con disegni luminosi, alloggiava sotto un arco di rose bianche e rosa, come le più belle spose, in ogni banco stava un cestino di rose e pizzo bianco, i canti erano gioiosi e festosi, feci anche i libretti con le letture, i disegni e la mia dedica. Erano le sue nozze con Gesù…mi parlava spesso di quel giorno in cui sarebbe salita al cielo. Ero felice per lei e incredibilmente triste per me stessa. Rimasi sola. E nessuno si prenderà questa mia solitudine incompresa da questo mondo terreno.
Felice Anniversario! |
Post n°759 pubblicato il 13 Dicembre 2016 da elisar_81
Chi ha odio dentro sè, trova squallido persino il fiore più bello, non sa contare i colori dell'alba e trascorre il tempo odiando tutto e tutti. Chi trabocca d'amore invece, riesce a sentire l'odore delle nuvole anche dentro ad una prigione; Etty Hillesum ad esempio, descrive il profumo del gelsomino dopo la pioggia mentre è rinchiusa nel campo di concentramento di Westerbork. L'odio ammala il corpo, lo abbruttisce, lo rende vulnerabile, fragile. Le cellule del nostro corpo se vengono alimentate con odio o con depressione, si ammalano fino a morire una dopo l'altra. Ricordo quand'ero piccola che il papà di una mia amica si ammalò dopo una anestesia spinale andata male. Quell'uomo non accettò il presunto errore dei medici e trascorse la vita rinchiuso nella sua stanza odiando chiunque. Non voleva vedere nessuno e così morì solo. Ora al cimitero gli faccio visita, so che non può cacciarmi e gli tocca subirsi il mio buonumore...magari me la farà pagare quando andrò nel suo mondo anch'io!!! L'odio come la depressione non ha nessun'altra medicina che l'amore ma a volte, neanche quello può salvare le persone col cuore paralizzato dalla tristezza. A quelli che traboccano d'amore, quelli a cui persino la pelle ha preso l'odore dell'amore, non rimane altro che inseguire i gelsomini dopo la pioggia e lasciarsi profumare i capelli dal vento del nord, cercando di irradiare pace anche tra le guerre di ogni giorno. |
Post n°758 pubblicato il 12 Dicembre 2016 da elisar_81
Se il bruco sapesse che trascorsi 15 giorni circa dall'inizio della sua vita, si trasformerà in farfalla, smetterà di strisciare e volerà libero, secondo voi non desidererebbe che il tempo passasse più in fretta? Se potesse scegliere, non sceglierebbe forse di essere subito farfalla per evitare di essere schiacciato da qualcuno sulla terra? Così mi sento io, come un bruco che sa! |
Sei una fiaba un aquilone che ma sei un sogno
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Post n°756 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da elisar_81
Sono le 16:35 e il sole sta già per tramontare posando sull’azzurro del cielo, i suoi riflessi rosa e arancio pastello. Guardo estasiata questo spettacolo in cui i colori si abbracciano regalando alla città un mantello magico. Persino il grigio dell’asfalto sembra far l’amore con il cielo roseo. Tutto è velato di rosa e sembra un dipinto, una scenografia teatrale. Questa mattina presto, la temperatura era sotto lo zero e io non ho resistito alla bellezza della brina posata sulla terra e sugli steli d’erba, e poi l’alba che si alzava lenta sulla campagna fredda, e gli alberi spogli all’orizzonte, le colombe infreddolite sui fili della luce. Sono uscita in pigiama e ho respirato l’aria a pieni polmoni trovando l’inverno bello e seducente. Ma se non fossi aperta al mistero della vita, se non fossi attenta ai cambiamenti che avvengono intorno a me, forse, come tanti altri, troverei l’inverno un tempo gelido, inutile e tutt’altro che salutare. A volte, stupidamente vorremmo vivere nei paesi caldi per tutto l’anno per girare comodi in ciabatte e maglietta ma quella comodità ci costerebbe la perdita della bellezza delle stagioni e l’attesa del vento tiepido, quella voglia che ti prende improvvisa di correre a piedi nudi sulla sabbia lungo il mare. Che ne sarebbe della neve sul presepe? Un albero di Natale in estate? |
Nonostante da oltre due anni trascorro molto tempo accanto ai ragazzi disabili, mi capita spesso di commuovermi innanzi a scene che andrebbero filmate e diffuse affinché tutti possano vedere come anche la disabilità diventa dono per gli altri. Nell’assistere a questa scena mi sono commossa e durante la notte mi sono svegliata più volte pensando al messaggio di amore che mi hanno trasmesso ed ho collegato questo episodio alle parole di San Paolo ai Corinzi quando dice “Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.” (1 Cor 12, 27) |
Sono gravida di te ma tu così piccolo di me non sai con quanto amore ti proteggo.
Nessuno ti vede nel mio grembo inquieto nessuno sa che di giorno sei in me e di notte ti partorisco come fa il cielo con le stelle.
Sono tua madre, tua sorella, sono la tua donna, ma sono nessuno perché io sono soltanto sola ma gravida di te che non sai.
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Quando scadrà il tempo che abbiamo avuto a disposizione non rimarrà che il ricordo di un bacio rubato a quello stesso tempo come sciacalli affamati d'amore.
Nascosti nelle caverne della notte ci prenderemo cura di quel ricordo come fosse l'unica ricchezza rimasta su questa misera terra.
Ci sorprenderà il giorno ancora una volta intorpiditi dalla stanchezza dopo tutto quel tempo trascorso al buio a proteggere quell'unico tesoro: il nostro bacio! |
Post n°751 pubblicato il 18 Novembre 2016 da elisar_81
Del tuo ricordo ne ho fatto un mazzo di fiori per profumare la mia casa.
Delle tue parole uno spartito di note per allietare le mie tristezze.
Delle tue risa ne ho fatto cesti di mele per saziare i miei digiuni d'allegria.
Delle tue carezze trecce di grano per colorare le pareti grigie della mia anima.
Ma ogni istante della mia vita senza te al mio fianco è un continuo grido di nostalgia. |
Post n°750 pubblicato il 17 Novembre 2016 da elisar_81
Soltanto la morte può salvare un poeta. Silvia Plath, la sua amica Anne Sexton, Antonia Pozzi, Amelia Rosselli, Virginia Wolf, Sarah Kane...sono soltanto alcune delle poetesse morte suicide. La gente normale non poteva capirle ma io so che il loro suicidio è stata la loro unica via di fuga verso la libertà. Un poeta che muore vecchio è un poeta che vive infelice. La poesia è la nostalgia di casa, l'espressione massima della vita ma non di questa vita bensì di quella del cielo. Il poeta vive oltre la terra, perennemente sospeso, in attesa. Ed ogni giorno è pari ad una eternità che non riesce a sopportare. |
Post n°749 pubblicato il 17 Novembre 2016 da elisar_81
Due minuti di silenzio con la presenza di più persone possono sembrare una vita intera per chi non sa ascoltare quel silenzio talvolta più ricco delle parole. La mattinata è stata intensa e lunga, gente strana e impegnativa. Tuttavia la mia pazienza non è stata ancora scheggiata. Ormai ci ho fatto l’abitudine. |
I poeti vedono soltanto quando chiudono gli occhi I poeti non sanno vivere nei giorni I poeti sono parole incarnate che attendono di essere liberate.
L'amoroso abbraccio dell'Universo, la Terra - Frida Kahlo |
Post n°744 pubblicato il 07 Novembre 2016 da elisar_81
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Post n°743 pubblicato il 06 Novembre 2016 da elisar_81
1092 giorni fa eravamo insieme: io ti prendevo tra le mie braccia e ti spostavo piano sul letto, curavo le tue ferite, con balsami e creme accarezzavo il tuo corpo, con delicatezza portavo cibo alla tua bocca e tu mi guardavi muta. 1092 giorni fa in silenzio prendevi tra le tue braccia la mia anima e mi spostavi piano verso la tua strada, curavi le ferite del mio cuore, con mani sante e pure accarezzavi il mio viso, con dolcezza sussurravi parole confuse e non capivo. Io volevo salvare ad ogni costo la tua vita tu volevi rendere docile la mia anima, io volevo trattenerti al mio fianco tu volevi salire dal tuo Sposo. Pochi giorni dopo mi dicesti addio con 3 lacrime e con la mano sinistra mi benedicesti, nei miei giorni lasciasti dolore, vuoto, nostalgia ma nel mio cuore, un mese dopo trovai un biglietto scritto col tuo respiro: "Ama la vita ed ogni creatura come io ti ho insegnato". Questa è la mia più grande eredità.
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Post n°742 pubblicato il 04 Novembre 2016 da elisar_81
Oggi sul giornale ho letto un articolo di un marito che ricordava il primo anniversario di morte di sua moglie. Ha esposto pubblicamente i suoi sentimenti senza vergogna e tra quelle parole ho percepito un grido disperato di dolore, di aiuto, di solitudine. Non scrivo questo per far polemica ma per dire che quello che vedo e sento intorno a me, non mi sta più parlando di amore di coppia, del senso di famiglia e della bellezza dello stare insieme. I fatti di ogni giorno mi parlano più di un “tutto va bene” (basti pensare alla nuova teoria Gender!). L’articolo di giornale si conclude così: L’amore esiste ma io non ho ancora occhi per vedere e non ho cuore per accogliere. |
INQUIETA E' L'ANIMA
CHE NON RIPOSA NELL'AMORE.
Ritael
NELLE TUE MANI
Nelle tue mani
io metterei le radici
e da te mi farei portare
in ogni angolo della terra,
non ho certezze
ma ho l'amore
tutto quell'amore necessario
per deporre la mia vita
in mano a te.
Ritael
(settembre 2017)
A TE SOLO
A Te solo
confluiscano i miei pensieri,
come torrenti impetuosi
si gettino insieme liberi
nella cascata del Tuo amore.
A Te solo
io elevi la mia lode gioiosa,
come un fiore tra le rocce
le mie parole nel vento
solitarie e nascoste.
Lavami il cuore
toglimi ogni desiderio umano,
rendimi capace di amare
ogni creatura allo stesso modo,
ch'io non ami più un'anima soltanto.
Te solo Signore!
Ritael
NESSUNO LO SA
Mentre sorrido
piango
e mentre di gioia danzo
muoio.
Ritael
ETTY HILLESUM
TU
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