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       Di acqua circondo il mio fossato per non pagare il dazio di un fuoco pericoloso che le ali mi ha spezzato. Pazienza intrepida farfalla Lecco cicatrici, bestia innocente quanto immonda nei pensieri Le scopro ai tuoi occhi esperti mentre lentamente mi svesti di ogni pudore, di ogni segreto, di ogni convinzione. Sulla soglia del battente assaporo le tue parole, affamata, al sicuro. Consapevole di quello che risvegliano lascio che mi scivolino addosso come carezze lente irrorando la pelle mia arida di baci penetrando le pieghe mie più profonde Mandami via sbattendo quella porta! "io non me ne vado " prima che la melodia mi afferri incatenandomi! "ha già preso il sopravvento " prima che nel ritmo incalzante il palpito non si possa più dominare "... " Ita voluptuosi, ita carnalis - Io -