Delizioso

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    E’ tango argentino è rete di calza, dove s’impigliano e muoiono i pesci più grossi, è questo ventre che ruota che spinge che tenta, che nessuno finora è riuscito a zittire. La musica insiste e s’avvicendano maschi, sessi duri che sento sotto la stoffa, è tango argentino che s’infila voluttuoso, dentro la carne e la pelle è un tutt’uno, che lacera e squarcia le ultime membra. E’ tango argentino è musica sporca, che ti intossica il sangue e ti massacra le vene, e ti gonfia le labbra come amante di notte, che vale per quanto l’hai fatto godere. E’ odore di menta tabacco tra i denti, è un uomo coi baffi che tocca che palpa, è un biglietto da mille infilato tra i seni, che spunta dal ricamo e ti rende diversa, dagli sguardi di altre di sbieco austeri. Ballo e giro calpesto il soffitto, continuo a girare come se da lontano, il suono che sento si replicasse in un’eco, tra muri di specchi e rossi damaschi.   Terra bruciata e fili di fumo, dove da poco son passati gli indiani, ballo ballo ballo …… mentre ostento e ritraggo il seno le mani, e sono carezze voluttuose e lascive, che sfiorano lievi la mia vita sottile, che mi divide come sempre nel ballo, da colei ossessiva che continua girare, dall’altra sfinita che non vuole restare       - Web -