Il canto dell'anima
La parola è il luogo d'appartenenza dell'anima racconta il suo urlo nel deserto, canta i versi della follia, recita preghiere, silenziosamente posa il suo sguardo al mondo. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità; non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini e i video pubblicati sono tratti da Internet e quindi ritenuti di pubblico dominio. Qualora il loro utilizzo violasse i diritti d'autore lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro immediata rimozione.
MASSIMO BISOTTI La parte più intima di un uomo l'avrai quando metterai a nudo le sue fragilità e saprai riconoscerle senza riderne. |
Non è il nostro compito quello d'avvicinarci, così come non s'avvicinano fra loro il sole e la luna, o il mare e la terra. Noi due, caro amico, siamo il sole e la luna, siamo il mare e la terra. La nostra meta non è di trasformarci l'uno nell'altro, ma di conoscerci l'un l'altro e d'imparare a vedere e a rispettare nell'altro ciò ch'egli è: il nostro opposto e il nostro complemento. (Narciso) Hermann Hesse - Narciso e Boccadoro |
Post n°702 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da ariaterrafuoco6
«Avrei potuto amarti in modo più piacevole per te. Infatuarmi della tua superficie e restar là. E’ quello che tu hai voluto a lungo. Ebbene no. Io sono andato al fondo. Non ho ammirato quello che tu mostravi, che tutti potevano vedere, che stupiva il pubblico. Sono andato al di là e ho scoperto dei tesori. Un uomo che tu avessi sedotto e dominato non si godrebbe come me il tuo cuore in ogni suo recesso. Quello che provo per te non è un frutto d’estate dalla buccia liscia, che cade dal ramo al minimo soffio e sparge sull’erba il suo succo vermiglio. Ha a che fare con il tronco, con la scorza dura come una noce di cocco, o guarnita di spine come i fichi d’India. Fa male alle dita, ma contiene del latte». Gustave Flaubert, “Lettera a Luoise Colet” |
"Le donne,in Grecia,mentre facevano l’amore,sussurravano all’amato “Psiuchè kai thanatos”,che letteralmente significa ” tu sei la mia anima e la mia morte”,e l’uomo rispondeva “Diapetomai” che vuol dire “volo”,che corrisponde al nostro volgare “vengo”. |
Eh già...scandalizza di più. L'imperfezione fisica che quella Alda Merini |
Improvvisamente iniziò a piangere, in quel modo che è un modo bellissimo, un segreto di pochi, piangono solo con gli occhi, come bicchieri pieni fino all’orlo di tristezza, e impassibili mentre quella goccia di troppo alla fine li vince e scivola giù dai bordi, seguita poi da mille altre, e immobili se ne stanno lì mentre gli cola addosso la loro minuta disfatta.
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RABINDRANATH TAGORE Al chiar di luna Calma, calma questo cuore agitato, |
Post n°697 pubblicato il 24 Gennaio 2016 da ariaterrafuoco6
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E adesso e solo adesso sulla fine proprio adesso come adesso io so capire tutto quello che cercavi ora è questo che ti fa fuggire non credo fossi io quello che non sapeva amare non credo fossi io sempre a sbagliare baciami fino a perderti baciami che di fiato ce n'è per l'ultimo bacio quest'addio sulla tua bocca non ha poi il sapore di una storia come tante che sia andata a male sa di eterno tra noi l'ultimo bacio
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il 24/08/2022 alle 21:54
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