Animaesogno

ELOGIO DELL'APPARENZA (e dico: io non sono uno struzzo)


 Stamattina mi sono svegliata un po' storta nel senso di umore un po' triste e perplesso forse legato a cose stupide lette ieri in chat che non mi hanno per niente ferita avendo dato al tutto il giusto peso, ma che ogni tanto mi rimbombano in testa.Poi durante la mattinata le cose sono andate peggiorando nel senso che continuo a chiedermi il senso vero dell'ingresso in chat.Continuo a leggere di me che sono una persona che molti stimano, che sono simpatica anima di qua anima di la grandi baci e grandi rose e poi vengo insultata gratuitamente e nessuno spreca una parola, non parlo e nessuno si prende la briga di chiedere cosa c'è... so che la chat è un mondo effimero e io l'ho sempre vissuta come un bar dove uno entra, saluta chi conosce, a volte si siede scambiando quattro cazzate, a volte resta folgorato guardando passare una persona affascinante ma niente di più se non un bar da dove far partire a volte la voce di una persona che poi prende vita e diventa tutto fuorchè finta.Ma soprattutto mi chiedo perchè usare la chat per fare litigi e provocazioni da asilo o da fantasia di quart'ordine? Perchè partire con la briga di voler a tutti i costi ferire persone per attaccarne altre e soprattutto quale soddisfazione nel raccontare di se cose che non appartengono al proprio essere, fagocitare parti di persone virtuali credendo di rendere al meglio una personalità che molto probabilmente vale assai poco... usare modi di dire di altre persone, rubare parti di nik raccontare palle su provenienza, nome, e aspetto fisico, adattarsi ogni volta alla situazione inventando storie e raccontando di una se come vorremmo fosse e che in realtà non ci appartiene.Io dico, perchè leggere un blog di una persona che non ti interessa per niente, che consideri un nulla tra il nulla per trarne..cosa? il nulla appunto non sapendo di cosa parla e di che emozioni vive.Questo scritto è per chi ci si riconosce ma soprattutto per chi non ci si riconosce ma sente sibilare ad un certo punto nelle orecchie il duro suono della propria coscienza, mi auguro succeda prima del compimento di molti anni perchè la cattiveria così come l'intelligenza, la bontà e chi più ne ha più ne metta non dipendono dall'età ma dalla chiara percezione che l'io diventa importante solo se rapportato ad altri altrimenti resta uno sterile tentativo di vivere la vita che non ci appartiene.