L'Arca di Pulce

GIAPPONE: MASSACRO DI DELFINI


L’OIPA ha appreso dall'associazione statunitense Sea Shepherd, alleata con l’OIPA anche nella campagna per la difesa delle foche in Sud Africa, che l'11 ottobre l'associazione di pescatori della città di Ito ha annunciato che continuerà la sua annuale caccia ai delfini. Si uniranno Taiji, e ad altri piccoli villaggi lungo la costa giapponese, in un bagno di sangue che ha come risultato la morte di oltre 20.000 delfini e piccole balene, ogni anno da ottobre ad aprile. Con l'autorizzazione del governo giapponese, che stabilisce quanti animali possano venire uccisi durante la caccia, questi mammiferi vengono spinti dentro baie, dove la maggior parte di loro soffre una lenta e dolorosa morte causata da fiocine e uncini. Dopodiché la carne altamente tossica di questi animali, spesso fatta passare per carne di balena, è venduta ai consumatori giapponesi nei negozi e nei ristoranti, avvelenando così gli stessi cittadini. Fortemente finanziato dall'industria dei delfini in cattività, disposta a pagare oltre 20.000 dollari per ciascun delfino, questa caccia diventa un'attività redditizia per questi brutali massacri.Sea Shepherd, dall’ottobre del 2003, quando ha portato all'attenzione dell’informazione pubblica internazionale l'atrocità del massacro dei delfini a Taiji, continua la campagna, tutt'ora in corso, per porre fine a questo sterminio. Sea Shepherd è l'organizzazione più temuta e sgradita a Taiji. Due membri dell’equipaggio, Allison Lance Watson e Alex Cornelissen, nel novembre 2003 furono arrestati per aver liberato dalle reti alcuni delfini. La documentazione prodotta da Sea Shepherd è apparsa in prima pagina nei giornali di tutto il mondo e i video che mostrano l'uccisione dei delfini sono stati trasmessi ovunque. Sea Shepherd continua la sua campagna per porre fine alla crudele e barbara strage dei delfini a Taiji.FIRMA LA PETIZIONE ON LINE!Fonte: www.oipaitalia.com