Da AgireOra.orgIl sito http://www.alfemminile.com nella sua rubrica delle risposte dell'esperto in tema di gravidanza, consiglia, alla pagina:http://www.alfemminile.com/__e16-Gatto-e-gravidanza.html sostanzialmente di abbandonare il proprio gatto in caso di gravidanza, se non si e' gia' immuni alla toxoplasmosi.Le parole testuali sono:"In caso di immunità è inutile che ti separi dai tuoi gatti .In caso contrario è più prudente affidare i gatti ad una vicina e ripetere il test costantemente durante la gravidanza." Questa e' una vera istigazione all'abbandono, perche' non e' che ci sia la fila delle "vicine di casa" cui affidare il gatto. Infatti una delle principali cause d'abbandono dei gatti e' proprio questa. L'invito e' a scrivere alla Redazione:attachepresse@staff.aufeminin.com non tanto per protestare (anche perche' si otterrebbe l'effetto opposto), quanto per chiedere che le informazioni siano aggiornate e non vengano date alle utenti del sito informazion errate e pericolose. Queste sono le vere informazioni scientifiche e non le antiche credenzemedievali: Tratto dal libro "Animali in città", Roberto Marchesini e Roberta Tagliati, Comune di Parma, Assessorato Mobilità e Ambiente, 2002 - Il gatto può liberare cisti di toxoplasma con le feci solo se si trova in fase di infezione acuta, che dura al massimo venti giorni, un’unica volta nella sua vita.- Per infettarsi con la toxoplasmosi occorre ingerire feci dei gatti a loro volta infetti. Quindi, basta che una donna incinta segua le normali norme igieniche quando pulisce la lettiera (o semplicemente la faccia pulire a qualcun altro) e si lavi le mani e NON potrà mai prendere la toxoplasmosi dai gatti. Occorre tra l'altro precisare che le oocisti divengono infettanti tramite sporulazione (emissione di spore) dopo 24 ore e più di permanenza a temperatura ambiente, perciò la rimozione giornaliera delle feci ed il loro pronto smaltimento prevengono lo sviluppo dello stadio infettivo anche se il gatto emette cisti infette. Anche fare del semplice giardinaggio o mangiare frutta non lavata espone al contatto ma anche in questo caso basta seguire le usuali norme igieniche. Quali sono invece le principali fonti di rischio, dalle quali non ci si puo' difendere come singoli?"Ricerche recenti hanno dimostrato che sono in primo luogo le carni, non soltanto la carne cruda nella forma tipica del carpaccio, ma tutta la carne cruda o poco cotta, dalla bistecca al sangue, alle salsicce, ai salumi, alle carni precotte il cui consumo si sta diffondendo... anche se meno frequente, il consumo di latte non pastorizzato" (Fonte: "Le malattie infettive del gatto", compendio di veterinaria, volume 2). Allora, scriviamo alla redazione del sito sopra citato per chiedere loro che aggiornino la risposta:http://www.alfemminile.com/__e16-Gatto-e-gravidanza.html e chiedendo loro che spieghino che il gatto non va assolutamente dato via (il che significa abbandonato nella quasi totalita' dei casi, il che e' una pratica illegale), ma basta seguire le normali norme igieniche, e che invece i pericoli veri, per quanto riguarda la toxoplasmosi, sono altri, e di questo andrebbero avvertite le donne in gravidanza. Non e' proposta una lettera-tipo, e' molto importante scrivere qualcosa di personale, magari, ove possibile, portare la propria esperienza diretta o degli esempi di abbandono di gatti dovuti a queste informazioni sbagliate.O se non sapete proprio cosa scrivere chiedete solo che aggiornino la pagina sopra indicata e non invitino piu' a liberarsi dei gatti. Scriviamo a:attachepresse@staff.aufeminin.com Grazie a tutti per la partecipazione!
Gatti e gravidanza
Da AgireOra.orgIl sito http://www.alfemminile.com nella sua rubrica delle risposte dell'esperto in tema di gravidanza, consiglia, alla pagina:http://www.alfemminile.com/__e16-Gatto-e-gravidanza.html sostanzialmente di abbandonare il proprio gatto in caso di gravidanza, se non si e' gia' immuni alla toxoplasmosi.Le parole testuali sono:"In caso di immunità è inutile che ti separi dai tuoi gatti .In caso contrario è più prudente affidare i gatti ad una vicina e ripetere il test costantemente durante la gravidanza." Questa e' una vera istigazione all'abbandono, perche' non e' che ci sia la fila delle "vicine di casa" cui affidare il gatto. Infatti una delle principali cause d'abbandono dei gatti e' proprio questa. L'invito e' a scrivere alla Redazione:attachepresse@staff.aufeminin.com non tanto per protestare (anche perche' si otterrebbe l'effetto opposto), quanto per chiedere che le informazioni siano aggiornate e non vengano date alle utenti del sito informazion errate e pericolose. Queste sono le vere informazioni scientifiche e non le antiche credenzemedievali: Tratto dal libro "Animali in città", Roberto Marchesini e Roberta Tagliati, Comune di Parma, Assessorato Mobilità e Ambiente, 2002 - Il gatto può liberare cisti di toxoplasma con le feci solo se si trova in fase di infezione acuta, che dura al massimo venti giorni, un’unica volta nella sua vita.- Per infettarsi con la toxoplasmosi occorre ingerire feci dei gatti a loro volta infetti. Quindi, basta che una donna incinta segua le normali norme igieniche quando pulisce la lettiera (o semplicemente la faccia pulire a qualcun altro) e si lavi le mani e NON potrà mai prendere la toxoplasmosi dai gatti. Occorre tra l'altro precisare che le oocisti divengono infettanti tramite sporulazione (emissione di spore) dopo 24 ore e più di permanenza a temperatura ambiente, perciò la rimozione giornaliera delle feci ed il loro pronto smaltimento prevengono lo sviluppo dello stadio infettivo anche se il gatto emette cisti infette. Anche fare del semplice giardinaggio o mangiare frutta non lavata espone al contatto ma anche in questo caso basta seguire le usuali norme igieniche. Quali sono invece le principali fonti di rischio, dalle quali non ci si puo' difendere come singoli?"Ricerche recenti hanno dimostrato che sono in primo luogo le carni, non soltanto la carne cruda nella forma tipica del carpaccio, ma tutta la carne cruda o poco cotta, dalla bistecca al sangue, alle salsicce, ai salumi, alle carni precotte il cui consumo si sta diffondendo... anche se meno frequente, il consumo di latte non pastorizzato" (Fonte: "Le malattie infettive del gatto", compendio di veterinaria, volume 2). Allora, scriviamo alla redazione del sito sopra citato per chiedere loro che aggiornino la risposta:http://www.alfemminile.com/__e16-Gatto-e-gravidanza.html e chiedendo loro che spieghino che il gatto non va assolutamente dato via (il che significa abbandonato nella quasi totalita' dei casi, il che e' una pratica illegale), ma basta seguire le normali norme igieniche, e che invece i pericoli veri, per quanto riguarda la toxoplasmosi, sono altri, e di questo andrebbero avvertite le donne in gravidanza. Non e' proposta una lettera-tipo, e' molto importante scrivere qualcosa di personale, magari, ove possibile, portare la propria esperienza diretta o degli esempi di abbandono di gatti dovuti a queste informazioni sbagliate.O se non sapete proprio cosa scrivere chiedete solo che aggiornino la pagina sopra indicata e non invitino piu' a liberarsi dei gatti. Scriviamo a:attachepresse@staff.aufeminin.com Grazie a tutti per la partecipazione!