Anime di luna

Dislivelli di sole


 Dislivelli di sole altopiani di rughe e pelle spessalo xilofono brindariflesso cupodei pasti luculliani di una volta.Questa è la dimensionedel dondolioin braccio ad una morte barattataper polsi liberi.Un incappareal contrario, nel postodove la testa in giùpromette altre viste.La campagna disdicel'appuntamento al buio con le spalleavanti, nebbia e carriviti sfoltiteodori muffi.Le acetaie affrantereclamano sostegni dai solaicrollitransenne legno e plastica arancionemille all'ora sui passi carrai strettie stannofacce sbucciate e fichi marci, cottimentre nulla è più nullodi un'ape fuori luogosui capelli increspatidi un fiore spento.Questo, scrive la pacedal fiato concentrato dell'allodolache scortica i ricordie intasa il labbrodi croste e pane neroimbocca piccolisenza poltiglia.Questo, scrive la gioia ammutolitanel buco amenodella pentola d'oroarcobalenotracciato di un sorrisofuso con i doblonidella distanza.Cosa, noi non dovremmo dire maiallucinati e stanchi dei galoppimoltiplicatidai bai su terra duramale agli zoccoliunghie di rugginee saliva di ferro.Tuttoché da dentro ci evadesenza più crearese non dissenteriacurabilecon capsule d'amore.Aspetta, che sia ancora il rosmarinoa scrollare la nevesulle viole selvatichelà dove sopravvive ai metri bianchidi coltri avvezzeall'asfissiaallora ti vedrai, senza mutareil contorno di paliche descrivevanoil tuo equilibrio- Lavinia dipinto: Eric Zener