i racconti di anjk

Post N° 329


Assurdo ma vero... Videogioco progettato per istruire i bambini al terrorismo
(...) Creato dal Global Islamic Media Front – un’organizzazione radicale vicina ad Al Qaeda – Quest for Bush ha subito suscitato non poche polemiche, anche perchè in occasione della presentazione, il GIMF ha dichiarato apertamente che «il gioco è stato progettato per istruire i bambini al terrorismo». (Corriere...)L'articolo:È stato progettato «per istruire i bambini al terrorismo» Videogame: «A caccia di Bush» Il Global Islamic Media Front ha messo in circolazione un videogame che scimmiotta uno analogo con Saddam come preda In seguito all’invasione irachena da parte degli Usa, nel 2003, era comparso in rete il videogioco di propaganda Quest for Saddam - uno sparatutto in cui la missione del giocatore-soldato era di trovare e finalmente catturare Saddam Hussein - e oggi è la volta di Quest for Bush, The Night of Bush Capturing, ovvero il videogioco in cui il presidente degli Stati Uniti è diventato la preda da cacciare. IL GIOCO - Creato dal Global Islamic Media Front – un’organizzazione radicale vicina ad Al Qaeda – Quest for Bush ha subito suscitato non poche polemiche, anche perchè in occasione della presentazione, il GIMF ha dichiarato apertamente che «il gioco è stato progettato per istruire i bambini al terrorismo». Si tratta realmente di un riadattamento del vecchio titolo in cui la preda era il dittatore iracheno: questa volta il protagonista è un mujahid, un combattente islamico, che nei sei livelli di gioco deve intrufolarsi nei campi delle forze militari americani e scovare il presidente, per poi batterlo a colpi di kalashnikov nello scontro finale. PRECEDENTI – In realtà sono sempre più numerosi i giochi di propaganda che vengono distribuiti via internet – sia gratuitamente che a pagamento – e Quest for Bush è l’ultimo della serie ma non il più controverso: si pensi per esempio a «Super Columbine Massacre», il videogame ispirato alla strage del 1999 nella scuola del Colorado, messo online nel 2005 – in occasione del sesto anniversario del massacro che ha sconvolto l’America – ma finito sotto il riflettore dei media solo quest’anno.Alessandra Carboni09 ottobre 2006tratto da:http://sulterrorismo.splinder.com/