un posto per me

Post N° 368


“..Era mezzanotte e le strade erano quiete. Una brezza dolce, leggera soffiava dal Nilo. Io camminavo nella pace della notte. Non sentivo alcuna pena. attorno a me, tutto sembrava darmi calma. La brezza lieve che mi accarezzava il volto, le strade vuote, le porte e le finestre chiuse, la sensazione di essere respinta dalla gente e al tempo stesso di poterla respingere. l'estraniamento da tutto, persino dalla terra, dal cielo e dagli alberi. Ero come una donna che cammina attraverso un mondo incantato a cui non appartiene. Libera di fare tutto ciò che vuole, e contemporaneamente di non farlo. Che prova il raro piacere di non avere legami con nessuno, di avere rotto con tutto, di avere tagliato tutti i rapporti con il mondo intorno, di essere completamente indipendente, libera da qualsiasi servitù verso l'uomo, il matrimonio o l'amore, di aver rotto ogni costrizione radicata nelle leggi e nelle regole del tempo o dell'universo. Se il primo uomo che trova non vuole, avrà il prossimo o il successivo. Non occorre aspettare quell'uomo. Nè piangere se non viene, nè aspettarsi qualcosa e soffrire quando le proprie speranze sono vanificate. Non aspetta nè desidera nulla. Non teme più, perchè ha provato tutto quello che può farle male..”