La via del ritorno

Tratto da "La crisi della morte" di Ernesto Bozzano 5


«Io fui lieta e confortata moralmente nel riscontrare che, quando esulai dal corpo, mi era concesso di progredire spiritualmente di un passo alla volta: non di più. La conseguenza è che le condizioni del paesaggio spirituale in cui mi trovo appaiono estremamente analoghe al paesaggio terreno, escluso tutto ciò che in quest'ultimo vi è di brutto, come pure escluse le infermità e i dolori». Barret ripiglia a questo punto la comunicazione, osservando: «Per conto mio, le cose si svolsero ben diversamente. Mi trovai circondato da tutte le persone care che avevo conosciuto in vita, proprio come mi aspettavo, mentre l'ambiente che mi accolse era di gran lunga più meraviglioso di quello terreno, molto al di là di quanto potevo immaginare. E dopo un breve intervallo per adattarmi al nuovo ambiente, mi sentivo felice come un fanciullo in vacanza, ed esuberante di gioia mi diedi ad esplorare quell'ambiente di paradiso, di cui tanto avevo letto, immaginato e prospettato, ma che mi apparve di gran lunga superiore ad ogni aspettativa»***** «Nel mondo spirituale il pensiero è tutto, diversamente che nel mondo dei viventi. Comunichiamo tra di noi, con il pensiero, e con la forza del pensiero combinata alla volontà possiamo creare tutte le cose che ci abbisognano. Per utilizzare in tal senso la forza del pensiero non basta pensare alla cosa desiderata, ma occorre una concentrazione sostenuta del pensiero sulla cosa medesima, pensandola in tutti i suoi particolari. Per esempio, se noi pensiamo ad una bianca tunica, possiamo crearla nella sua forma più semplice; ma se vogliamo produrla in una forma speciale, di un colore speciale, con disegno determinato, allora dobbiamo concentrare il pensiero sopra tutti questi particolari, così come si vuole disporli nella tunica. Allo stesso modo, se noi vogliamo creare un dipinto con il pensiero poniamo la riproduzione di un paesaggio - dobbiamo prospettarlo nella mente con la medesima chiarezza; in caso diverso verrà creato un abbozzo più o meno confuso ed informe. Ed è per questo che l'esercitarsi nelle creazioni del pensiero conduce gli spiriti a pensare con sempre maggiore chiarezza e a concentrare la volontà con sempre maggiore efficacia. Fatto, questo, che torna utilissimo, poiché anche nel mondo spirituale vi è grande bisogno di pensare con chiarezza...».