Leggo sul Corriere onlàin che una professoressa del Liceo Parini di Milano (una cazzo di scuola da sboroni, il solito "prestigiuoso istituto" delle mie ovaie) si è dimessa a seguito (pare) delle pressioni esercitate su lei stessa e sulla presidenza da parte dei genitori dei suoi alunni. Alunni che, la trovavano fuori di testa.Severissima, lunatica, li prendeva per il culo e non rispiegava nel momento in cui non capivano... Insomma una profe un po' ... di merda. Così dicono gli alunni. O meglio, così dicono alcuni alunni. Altri dicono che è bravissima. Come alcuni suoi colleghi.Chissà cosa è vero. Io non lo so e quindi non commento il fatto in sè. Perchè se è vero che i genitori troppo spesso difendono a spada tratta i figli anche quando si comportano da emeriti coglioni, è vero anche che, almeno finchè sono andata a scuola io, i professori non potevano venire rimossi nemmeno a cannonate, neanche se erano palesemente malati di mente.Ciò detto mi ricordo però che quando andavo a scuola (ero una discreta zappa) i miei, compatti, erano SEMPRE INVARIABILMENTE INCROLLABILMENTE dalla parte della scuola e dei profe. Qualsiasi cosa succedesse. Granitici, cazzo.- Prendevo un brutto voto? Non avevo studiato (vero)- Prendevo una ramanzina solenne perchè avevo copiato? (Non vero) Cazzi miei. Se non avevo copiato (ma l'ipotesi dai miei veniva esclusa) avevo avuto sfiga e comunque la lezione mi dsarebbe servita, se aevvo copiato e mi ero fatta sgamare ero stata cogliona. - Il profe di mate mi perculava perchè non capivo as-so-lu-ta-men-te niente di ciò che diceva? Dovevo stare più attenta e studiare di più (vero)In questo modo (ne ho altre millemila di situazioni) se c'è UNA COSA che mi è rimasta impressa è il senso di responsabilità. Sempre e comunque. Poi è ovvio che crescendo una impara anche a farsi un po' valere e a capire quando hai ragione e quando torto, ma io (adesso, allora no) sono infinitamente grata ai miei di non avermi mai protetto su queste cose, mai assecondato, mai dato ragione a priori. Perchè ho imparato ad assumermi le mie responsabilità.Ora io lo so, quando una cagata è COLPA MIA. E me la gestisco come tale.Ho l'impressione invece che la giovine italia, ovvero i troppi figli di papà che ci sono, figli probabilmente di papà e mamme assenti che iperproteggendo i loro pargoli pensano di dar loro l'amore che non sono capaci di dare in altro modo, non sappia AFFATTO cosa vuol dire la frase più semplice, più chiara, più elementare, più ovvia del mondo:"Sì, scusa, è colpa mia."
La giovine Italia
Leggo sul Corriere onlàin che una professoressa del Liceo Parini di Milano (una cazzo di scuola da sboroni, il solito "prestigiuoso istituto" delle mie ovaie) si è dimessa a seguito (pare) delle pressioni esercitate su lei stessa e sulla presidenza da parte dei genitori dei suoi alunni. Alunni che, la trovavano fuori di testa.Severissima, lunatica, li prendeva per il culo e non rispiegava nel momento in cui non capivano... Insomma una profe un po' ... di merda. Così dicono gli alunni. O meglio, così dicono alcuni alunni. Altri dicono che è bravissima. Come alcuni suoi colleghi.Chissà cosa è vero. Io non lo so e quindi non commento il fatto in sè. Perchè se è vero che i genitori troppo spesso difendono a spada tratta i figli anche quando si comportano da emeriti coglioni, è vero anche che, almeno finchè sono andata a scuola io, i professori non potevano venire rimossi nemmeno a cannonate, neanche se erano palesemente malati di mente.Ciò detto mi ricordo però che quando andavo a scuola (ero una discreta zappa) i miei, compatti, erano SEMPRE INVARIABILMENTE INCROLLABILMENTE dalla parte della scuola e dei profe. Qualsiasi cosa succedesse. Granitici, cazzo.- Prendevo un brutto voto? Non avevo studiato (vero)- Prendevo una ramanzina solenne perchè avevo copiato? (Non vero) Cazzi miei. Se non avevo copiato (ma l'ipotesi dai miei veniva esclusa) avevo avuto sfiga e comunque la lezione mi dsarebbe servita, se aevvo copiato e mi ero fatta sgamare ero stata cogliona. - Il profe di mate mi perculava perchè non capivo as-so-lu-ta-men-te niente di ciò che diceva? Dovevo stare più attenta e studiare di più (vero)In questo modo (ne ho altre millemila di situazioni) se c'è UNA COSA che mi è rimasta impressa è il senso di responsabilità. Sempre e comunque. Poi è ovvio che crescendo una impara anche a farsi un po' valere e a capire quando hai ragione e quando torto, ma io (adesso, allora no) sono infinitamente grata ai miei di non avermi mai protetto su queste cose, mai assecondato, mai dato ragione a priori. Perchè ho imparato ad assumermi le mie responsabilità.Ora io lo so, quando una cagata è COLPA MIA. E me la gestisco come tale.Ho l'impressione invece che la giovine italia, ovvero i troppi figli di papà che ci sono, figli probabilmente di papà e mamme assenti che iperproteggendo i loro pargoli pensano di dar loro l'amore che non sono capaci di dare in altro modo, non sappia AFFATTO cosa vuol dire la frase più semplice, più chiara, più elementare, più ovvia del mondo:"Sì, scusa, è colpa mia."