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Rassegna(ta) Stampa

l'idea era quella.

Di fare la solita stupida rassegna stampa tipo dal cesso, così per far ridere un po', per prendere in giro i quotidiani (online, prevalentemente). Ma non ce la faccio proprio, lo schifo e la nausea mi hanno sopraffatto…

Un poveraccio che muore peggio di un cane arrotato a Napoli, il PdC che, ormai è assodato, è un puttaniere patentato, La Ministra del Turismo (Ma vi rendete conto!? Quella lì!!!!) che è così testa di cazzo da fare il saluto romano in una occasione pubblica. Non è tanto il saluto romano in sé (deprecabile, certo) quanto l’idiozia di quel gesto. Testa di cazzo. E i finanzieri indagati per stupro, gli sfollati che ne han pieni i coglioni, tutto mentre qua non si vende più un cazzo e non si sa proprio come andrà a finire. E il nostro Premier (hahahahahah!!!!) va a puttane. Come noi, alla fine.

Allora preferisco rifugiarmi. Nelle mie stupidaggini, nelle mie piccolezze… Nelle mie paure.

Paure paure paure. (Ciao Ire!)

Faccio sempre finta di non averne, di paure. Non so perché, probabilmente perché in un qualche modo perverso, “si fa così”… Forse perché non sopporto le persone che si lamentano, che si mostrano deboli, che non sanno affrontare (o sembra che non sappiano affrontare) i problemi della vita.

Sta di fatto che.

Invece ne ho parecchie. Al di là di quelle che posso aver passato, che per me sono spaventi, non necessariamente paure…

Ho paura che le persone a me care muoiano. Tanta paura. Che arrivi ancora una volta la telefonata con le lacrime, la voce rotta, “non capisco, cosa è successo? COS’E’ SUCCESSO!!?? Con calma” –“E’ morto. Si è suicidato”- “CHI!?”. Ho paura che i miei muoiano divisi,a distanza l’uno dall’altra. Sarebbe tremendo, non sto banfando, spero di tutto cuore che muoiano insieme, noi (io ed Ele) ce la possiamo fare, loro no.

Ho paura dei pesci. Io amo nuotare al mare. Non è vero. Io adoro nuotare al mare, sarei sempre in acqua, come i bambini che tornano su con le labbra viola e le mani raggrinzite … Ma ho paura dei pesci. Li odio i pesci. Detesto il pensiero che mentre sto sguazzando tutta tronfia, un pesce mi sfiori. E ho paura che arrivi lo squalo. Sì, sì, anche a Sottomarina ho paura che arrivi lo squalo e mi mangi.

Ho paura  delle moto. Odio le moto. Non è tanto il fatto di morire o di farsi del male (ci ho lasciato una tibia in moto). E’ quando sei stesa sull’asfalto. E’ una sensazione terrorizzante, mi sconvolge ancora adesso pensarci. Non mi abbandonerà mai più, sei lì in mezzo al sangue, ti fa male più o meno tutto, è caldo, puzzolente, duro. Sporco, polveroso, unto, c’è la riga bianca lì, vicino. Non dovresti essere lì, NON DOVRESTI ESSERE LI’. Mi fa paura.

Ho paura dell’ansia. Che ritorni. Dell’abulia, degli attacchi di pseudo panico. Ho paura di tornare ad essere niente, a non fare niente. Ho paura di ritornare a farmi male. Di morire di ansia per niente. Della nausea, del vuoto. Ho paura dell’ansia anticipatoria ad un’ansia più grande. Della sensazione che tutto corra via senza trovare mai modo di gestirlo, di fermarlo. Ho paura di tornare a vedere tutto sbagliato. Sbagliato.

Ho paura che tu te ne vada, per un’altra. Più alta, più bella, più intelligente, più figa, più ambizione. Migliore. Più adatta a te. Ho paura che un giorno tu mi guarderai e mi dirai “Basta”.

Ho paura del futuro, meno di un tempo, ma più di sei mesi fa. E’ mooooolto più brutta di come la dipingono. Molto più brutta, giuro.

Però spero. Spero sempre. Almeno quello l’ho imparato!!!