anonima lemmi

per Leonte


In balia del vento, rotolava da un tempo per lei interminabile. Poi, finalmente, un po' di pace. Si guardò attorno, tutto era nuovo, diverso. Il sole era tiepido e così stirò ad una ad una le delicate nervature, ascoltò con cura i suoi bordi sottili, ritrovò la coscienza di ogni sua appartenenza. Non era affatto triste, sapeva che per lei era iniziato l'ultimo respiro, quello che più tardi l'avrebbe fatta giacere con tutto il resto del sottobosco, ma non si sentiva affatto triste. Il volo l'aveva galvanizzata, a lungo aveva atteso quel momento, "vedrai", dicevano le compagne, "verrà un vento più deciso e ci porterà lontano, luoghi nuovi, nuovi odori, altri amici...". Adesso il gioco era completamente sconosciuto e tutto andava assaporato. No, non era triste, piuttosto si sentiva euforica, felice..."babbo, hai visto quella foglia? si è staccata dal ramo e non smetteva più di volare! dici che è morta?", "e sì! non può vivere senza ramo"...poteva finalmente toccare tutto ciò che aveva solo intravisto e il cielo era sempre là, allo stesso posto. La rugiada aveva un altro sapore, tanti rumori nuovi, compagne con forme diverse e quel calore così rassicurante, forte, che le dava la terra.Felice, ecco! e certa di aver iniziato solo ora a vivere.