Le Torri di Malta

Giornata contro la pedofilia.


Ho da poco appreso che oggi, 5 maggio, è la giornata contro la pedofilia. Un ideale nobile, sicuramente, peccato che sia servito ad alcuni per ribadire fino alla nausea le proprie idee anticattoliche ed anticlericali, grazie alla ben nota equazione prete = pedofilo. E' un'analogia talmente ridicola che non ci sarebbe neanche bisogno di commentarla, se non fosse che ho visto più di un post proclamare con tono oracolare che ogni sacerdote è un pedofilo. Certo, in ogni leggenda esiste un fondo di verità, e in questo caso è fuori da ogni dubbio che sia esistito qualche prete con turbe psichiche che, con i suoi atteggiamenti criminosi ha dato a milioni di comunisti un buon motivo per attaccare la Chiesa. Ma quel prete non è che l'eccezione che conferma la regola: come è falso che tutti gli italiani suonano il mandolino è più che falso che la maggior parte dei preti sia attratta sessualmente dai bambini. In particolare, nei blog che ho visitato, si parlava del caso di un sacerdote di seminario che aveva, tempo fa, molestato un suo sottoposto, all'epoca quattordicenne. Tale prete è ora agli arresti domiciliari, ma spero vivamente che la pena finale sia molto più severa. Io sono sempre stato vicino alla gerarchia cattolica, e proprio per questo mi trovo a condannare con ancora più forza gli ecclesiastici che commettono qualsivoglia crimine, soprattutto se si tratta di un reato così vergognoso. E questo perché essi, con i loro atteggiamenti, danno modo alla sinistra, sempre pronta ad attaccare la Chiesa, di gettare altro fango sui cattolici. A me, personalmente, queste loro critiche generalizzate risultano oltremodo ridicole, però mi da assai fastidio che una parte politica si permetta di offendere senza freni un'intera religione. E se la sinistra parlamentare mantiene un certo contegno, impostogli dalla carica che riveste, lo stesso non si può certo dire dei blogger. A quanto pare i controlli della censura non sono così capillari come mi ero auspicato, perché, se così fosse stato, non avrebbe dovuto cancellare anche tutti gli spazi dove ogni prete è assimilato a pedofilo? Non è forse violenza questa? Lasciando correre per un attimo il problema preti-pedofili, anche per non dare soddisfazione a chi questa equazione la sbandiera, rifletterei sul problema della pedofilia in generale, che sta diventando sempre più di attualità. Qualche anno fa mi aveva sconcertato la notizia della costituzione, in Olanda, di un partito politico che si prefiggeva di difendere gli interessi dei pedofili. Ammetto la mia relativa ignoranza in materia, e non so dire se quel partito esiste ancora, ma non mi stupirei certo se fosse così, giacché l'Olanda è un Paese che ha fatto della morale comune il suo più acerrimo nemico. Mi chiedo cosa potrebbe pretendere un partito di pedofili, e chi potrebbe accettare le loro proposte. Del resto, se esiste un partito significa che qualcuno l'ha votato, e questo è abbastanza spaventoso. La pedofilia è uno dei crimini più aberranti che esistano, sia per la violenza dell'atto in sé sia per le conseguenze psicofisiche che seguono all'evento. E nonostante ciò mi sembra che le leggi, almeno quelle italiane, siano ancora molto permissive e blande nei confronti dei pedofili. Al massimo ci si può aspettare qualche decina di anni, sempre che, data la lentezza della giustizia, il reato non cada in prescrizione. Invece, secondo me, chi commette un atto del genere non dovrebbe più avere la possibilità di rivedere l'aria aperta né di condurre una vita normale. Non è per sentimento di vendetta, ma semplicemente per senso di giustizia: un reato del genere merita una punizione esemplare. E oltre al carcere a vita, sulla scorta di una proposta del ministro Calderoli, io aggiungerei la castrazione, così come per gli stupratori in genere e per tutti quei sacerdoti che gettano il discredito su tutta la gerarchia cattolica con le loro malefatte. Che sia chimica o chirurgica poco importa, l'obiettivo sarebbe di privare queste persone di quanto hanno di più caro, cioè la propria funzionalità sessuale. Che hanno usato in modo decisamente sbagliato e dannoso. L'indire giornate dedicate ad un ideale specifico spesso consegue risultati alterni, ma in questo caso si deve sperare che la sensibilizzazione sia generalizzata, estesa a tutti gli elettori e, soprattutto, a chi ha il potere di decidere le leggi e la loro applicazione. Tutti sono stanchi di sentire di criminali incalliti e rei-confessi che possono tranquillamente riprendere la loro vita di sempre dopo non più di qualche giorno di carcere, soprattutto quando questi criminali sono colpevoli di uno dei crimini peggiori, cioè la privazione dell'infanzia a un bambino. Su un argomento del genere bisognerebbe essere tutti d'accordo, in modo da dare maggiore forza all'azione legislativa, e per impedire il ripetersi di scarcerazioni facili, e invece un grande parte politica è tutt'altro che impegnata positivamente: è infatti prerogativa della blogosfera rossa attribuire l'intera colpa del fenomeno pedofilia alla categoria dei sacerdoti. Un'idea, ripeto, ridicola, ma che sembra avere trovato terreno fertile nelle menti di molti comunisti. Bisogna sperare che si accorgano dell'errore in cui stanno cadendo e che comincino a occuparsi seriamente, di concerto con il resto dell'elettorato, per frenare l'escalation di pedofilia degli ultimi tempi. E questo non attraverso leggi permissive e leggere, ma con pene severe come ergastolo e castrazione.