Le Torri di Malta

Case gratis...ai rom!


E' da sempre di dominio pubblico il fatto che i comunisti si presentino come gli intrepidi difensori degli oppressi e degli afflitti, in particolare, negli ultimi decenni, dal cattivo orco Berlusconi. Per questo lasciano quantomeno perplessi alcune azioni di cui, spesso e volentieri, si rendono protagoniste le amministrazioni di sinistra. L'ultimo caso giuntomi alle orecchie riguarda il piano casa, proposto dal governo, e orgogliosamente rifiutato dalla rossa regione Toscana. Siccome i soldi sembrano non esserci, ci si chiede come faranno i comunisti a risolvere il problema abitativo dei loro concittadini. Ovviamente ricordando che, in linea con i principi del comunismo, tutti i cittadini sono uguali, e titolari di pari diritti. Nell'odierna situazione di crisi, dove sempre più famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, quali sono le 'idee nuove' dell'amministrazione regionale toscana per risolvere il dilemma della casa senza, al contempo, dare soddisfazione all'odiato nemico Berlusconi? Sicuramente qualche famiglia è stata sistemata, su questo non si discute. Quello su cui si può deliberare è la distribuzione delle abitazioni. Il Comune di Firenze ha fatto costruire settantacinque nuclei abitativi di dimensioni varie, dai 45 ai 75 mq: case prefabbricate, ma tutte di ottima qualità, dato che la spesa complessiva è stata di oltre tre milioni di euro. Dopo la costruzione le abitazioni sono state assegnate, con una formula che prevedeva l'assoluta gratuità per l'intero primo anno, e dal secondo ben dieci euro al mese, che fanno centoventi all'anno. Un discreto vantaggio, se si considerano gli ottocento - mille euro mensili che una normale famiglia fiorentina è costretta a pagare per godere di un tetto sopra la testa. Ma tutto questo, sempre in nome della solidarietà sociale, sarebbe in un certo senso accettabile: se, per esempio, i beneficiari di queste abitazioni fossero famiglie senza lavoro a causa della crisi economica, ragazze madri, nuclei familiari senza un lavoro fisso e con figli a carico o casi particolari di disagio sociale il provvedimento sarebbe, se non doveroso, almeno consigliato. Quello che fa sorridere è che gli unici a beneficiare di queste case praticamente gratuite saranno i rom del campo del Poderaccio di Firenze. Nel 2003, infatti, l'amministrazione comunale ha pensato che era molto più comodo assegnare case vere ai rom piuttosto che sgomberarne il campo abusivo e ad alta tensione. Nel 2006, così, le case prefabbricate, realizzate a carico dell'intera comunità, sono state concesse in locazione ai rom. E al prezzo di dieci euro al mese, cioè il minimo canone di locazione per le case popolari scontato del 30%. Un ottimo parallelo, questo, fra gli 'inutili' provvedimenti del governo Berlusconi e quelli delle illuminate amministrazioni fiorentine. [Fonte: Lisistrata]Non è certo la prima volta che un'amministrazione di sinistra sacrifica tranquillamente i contributi faticosamente versati dai cittadini per agevolare la vita di chi, di contro, non fa nulla per la comunità. Basti ricordare l'assegno pro capite che deve (spero che questa legge non sia più in vigore) essere versato ad ogni rom dal comune dove la sua carovana sosta. Per non parlare dei disastri che causano ovunque passino. Nella mia zona è abbastanza frequente il loro passaggio, e più volte ho visto con i miei occhi bambini orinare tranquillamente in strada e i prati dove fino a poco prima sostava la loro carovana trasformati in una discarica. Ovviamente non sto condannando tutti i rom, ma senza dubbio la loro presenza, oltre che, in certi casi, destabilizzante, non apporta nessun beneficio alla comunità. Al contrario, è innegabile che quando il loro campo sia in città i furti aumentino. Nessuno sta dicendo che sono cittadini di serie B (anche se forse dovrebbe essere così, dato che non pagano le tasse), ma non si capisce per quale motivo debbano essere considerati più importanti degli altri. Nel caso specifico, a parte l'ancestrale predilezione per gli zingari da parte della sinistra, era evidente che un'amministrazione rossa come quella di Firenze non poteva macchiarsi di un 'crimine' come quello di sgomberare un campo nomadi abusivo, abitato da tanti poveri piccoli innocui rom. I cervelloni del Comune hanno quindi pensato bene di cogliere due piccioni con una fava, risolvendo il problema nomadi senza scontentare la sinistra estrema e, al contempo, bocciando il nuovo piano casa proposto dal Governo. Mi auguro davvero, però, che la gente sia stanca di tutto questo: di persone senza fissa dimora che vivono dei nostri involontari contributi se non di furti e rapimenti, e di altre persone indegnamente sedute in Comune che, invece di fare gli interessi di tutti i cittadini, si occupano solo di rendere la vita delle prime una perpetua vacanza. Se un campo nomadi è abusivo, va sgomberato, che la sinistra lo voglia o no, e i suoi abitanti vanno cacciati dal nostro territorio, non alloggiati in case gratuite a discapito dei nostri connazionali. Sempre, ovviamente, che non si decidano a cominciare a lavorare e, soprattutto, a pagare le tasse. Allora, e solo allora, potranno essere cittadini come noi, e godere dei nostri stessi diritti. Perché non possono esserci diritti senza doveri, e questo sembra che l'amministrazione di Firenze non l'abbia proprio capito. Spererei che gli elettori li punissero, alle prossime elezioni, ma non ci conto molto: spesso la volontà di danneggiare Berlusconi e tutti quelli che la pensano come lui induce i comunisti a mettere in secondo piano tutti i grandi ideali che amano sbandierare. Come spiegare, altrimenti, questo episodio, che non è altro che un furto alla dignità (e al portafogli) di tutti gli onesti cittadini?