Come chiunque può rendersi conto, il nazifascismo e il comunismo sono, nella società odierna, messi su piani decisamente differenti. Anche in Italia, un Paese che oggi qualcuno ama definire governato da un 'ducetto', mentre la legge vieta la ricostituzione del disciolto Partito Fascista, è più che legale aderire ai vari partiti comunisti. Poco importa che, le elezioni lo confermano, siano sempre meno quelli che lo fanno, l'importante è che oggi sia consentito dichiararsi comunista. E mentre se dai a qualcuno del "nazista!" questo possa ritenersi oltremodo offeso, se chiami uno come Ferrando "comunista!" costui se ne compiacerà e, magari, vi ringrazierà del complimento. A causa dell'innegabile apporto dato dall'Unione Sovietica alla sconfitta di Hitler, sono passate in secondo piano le atrocità e i soprusi che proprio nell'URSS avevano luogo, esattamente come nella Germania nazista. Così in Italia, dove le brigate partigiane hanno aiutato a sconfiggere i fascisti, ricostituendosi, dopo l'armistizio, in parte nel PCI, che ottenne molti consensi. Il sentimento generale era di antifascismo, e questo sentimento fu cavalcato dai comunisti per imporsi come una delle forze politiche di maggiore spicco; nascosero, però, all'opinione pubblica, alcuni fatti assai riprovevoli dei quali si erano macchiati molti partigiani, come i massacri indiscriminati di fascisti e 'padroni', le vendette personali mascherate da lotta al nemico nazista e l'appoggio ai comunisti di Tito nella tragedia delle foibe. Fatti che vennero alla luce molti anni dopo, quando ormai il partito comunista faceva parte della politica italiana da tempo, godendo, a fasi alterne, anche di un certo appoggio popolare. I comunisti di oggi preferiscono sorvolare su quei fatti, e sull'uccisione di Mussolini si giustificano dicendo che era la giusta punizione, come se un dittatore non avesse diritto a un regolare processo. Oggi i comunisti, grazie a Dio, sono fuori dal Parlamento, ma sono più che presenti nella blogosfera di Libero. In barba alle regole, che a qualcuno sono fatte rispettare, non si preoccupano di affermare di odiare la persona di Berlusconi: non un'avversione politica, ma un vero odio personale. Sono comuni le offese gratuite negli articoli di Libero Blog, così come le minacce di cui, talvolta, ho anche avuto l'estremo piacere di essere vittima. E nei loro blog personali il tenore dei post è di continuo incitamento ad affossare il sistema e a distruggere l'odiata 'casta'. Come si sarà capito non sto parlando di tutti i blog di sinistra, alcuni dei quali perfettamente in regola e, devo ammetterlo, precisi e corretti, ma solo di quelli diretti da veri nazisti rossi, per i quali la politica è solo un pretesto per attaccare il prossimo. Per fortuna, però, non tutti i blog sono così: in alcuni, infatti, ho trovato una bellissima immagine, una petizione che chiede alla comunità internazionale di equiparare il comunismo al nazismo, com'è moralmente giusto che sia.
Il vero volto del comunismo.
Come chiunque può rendersi conto, il nazifascismo e il comunismo sono, nella società odierna, messi su piani decisamente differenti. Anche in Italia, un Paese che oggi qualcuno ama definire governato da un 'ducetto', mentre la legge vieta la ricostituzione del disciolto Partito Fascista, è più che legale aderire ai vari partiti comunisti. Poco importa che, le elezioni lo confermano, siano sempre meno quelli che lo fanno, l'importante è che oggi sia consentito dichiararsi comunista. E mentre se dai a qualcuno del "nazista!" questo possa ritenersi oltremodo offeso, se chiami uno come Ferrando "comunista!" costui se ne compiacerà e, magari, vi ringrazierà del complimento. A causa dell'innegabile apporto dato dall'Unione Sovietica alla sconfitta di Hitler, sono passate in secondo piano le atrocità e i soprusi che proprio nell'URSS avevano luogo, esattamente come nella Germania nazista. Così in Italia, dove le brigate partigiane hanno aiutato a sconfiggere i fascisti, ricostituendosi, dopo l'armistizio, in parte nel PCI, che ottenne molti consensi. Il sentimento generale era di antifascismo, e questo sentimento fu cavalcato dai comunisti per imporsi come una delle forze politiche di maggiore spicco; nascosero, però, all'opinione pubblica, alcuni fatti assai riprovevoli dei quali si erano macchiati molti partigiani, come i massacri indiscriminati di fascisti e 'padroni', le vendette personali mascherate da lotta al nemico nazista e l'appoggio ai comunisti di Tito nella tragedia delle foibe. Fatti che vennero alla luce molti anni dopo, quando ormai il partito comunista faceva parte della politica italiana da tempo, godendo, a fasi alterne, anche di un certo appoggio popolare. I comunisti di oggi preferiscono sorvolare su quei fatti, e sull'uccisione di Mussolini si giustificano dicendo che era la giusta punizione, come se un dittatore non avesse diritto a un regolare processo. Oggi i comunisti, grazie a Dio, sono fuori dal Parlamento, ma sono più che presenti nella blogosfera di Libero. In barba alle regole, che a qualcuno sono fatte rispettare, non si preoccupano di affermare di odiare la persona di Berlusconi: non un'avversione politica, ma un vero odio personale. Sono comuni le offese gratuite negli articoli di Libero Blog, così come le minacce di cui, talvolta, ho anche avuto l'estremo piacere di essere vittima. E nei loro blog personali il tenore dei post è di continuo incitamento ad affossare il sistema e a distruggere l'odiata 'casta'. Come si sarà capito non sto parlando di tutti i blog di sinistra, alcuni dei quali perfettamente in regola e, devo ammetterlo, precisi e corretti, ma solo di quelli diretti da veri nazisti rossi, per i quali la politica è solo un pretesto per attaccare il prossimo. Per fortuna, però, non tutti i blog sono così: in alcuni, infatti, ho trovato una bellissima immagine, una petizione che chiede alla comunità internazionale di equiparare il comunismo al nazismo, com'è moralmente giusto che sia.