Tipico della sinistra italiana criticare Berlusconi a prescindere da quello che fa, senza considerare minimamente i successi che il suo Governo consegue. Successi innegabili, che solo l'ideologia comunista riesce a non vedere. Anche quando il tema è fondamentale, come quello dell'economia, soprattutto nel periodo di crisi che il mondo sta attraversando. L'annuncio della svolta è stato dato dal Ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, che ha messo in subbuglio tutti gli organi di stampa delineando i primi tratti del nuovo Codice delle Autonomie. "Diversi miliardi" sono state le sue parole, come riferimento al risparmio netto che lo Stato dovrebbe ottenere dallo smantellamento di buona parte della burocrazia locale, il vero buco nero che assorbe ogni anno cifre astronomiche e assurde, in rapporto al servizio che offre. Mercoledì il nuovo Codice è stato approvato in linea preliminare, anche se non c'è ancora nulla di definitivo, siccome il confronto con le autonomie locali deve ancora cominciare. I margini di questa delega sono quindi molto larghi, ma si possono già azzardare previsioni non troppo lontane dall'effettiva realtà che prenderà presto vita nelle amministrazioni. Gli effetti sarebbero vicini a quelli di una vera manovra fiscale, poiché la cifra del risparmio si aggirerebbe intorno ai sei miliardi di euro. Il riferimento a tale risparmio non è certo casuale, dato che la maggior parte dei soldi che lo Stato non dovrebbe più spendere deriverebbero dai cinque miliardi che le comunità montane ogni anno fagocitano: proprio queste comunità sarebbero le principali 'vittime' della manovra, che come primo obiettivo si pone infatti quello di eliminare le amministrazioni palesemente inutili. Comunità montane abolite in toto dal Codice, così come i miliardi, dai tre ai cinque che, come sopra, assorbono.
Riforme: risparmio di sei miliardi.
Tipico della sinistra italiana criticare Berlusconi a prescindere da quello che fa, senza considerare minimamente i successi che il suo Governo consegue. Successi innegabili, che solo l'ideologia comunista riesce a non vedere. Anche quando il tema è fondamentale, come quello dell'economia, soprattutto nel periodo di crisi che il mondo sta attraversando. L'annuncio della svolta è stato dato dal Ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, che ha messo in subbuglio tutti gli organi di stampa delineando i primi tratti del nuovo Codice delle Autonomie. "Diversi miliardi" sono state le sue parole, come riferimento al risparmio netto che lo Stato dovrebbe ottenere dallo smantellamento di buona parte della burocrazia locale, il vero buco nero che assorbe ogni anno cifre astronomiche e assurde, in rapporto al servizio che offre. Mercoledì il nuovo Codice è stato approvato in linea preliminare, anche se non c'è ancora nulla di definitivo, siccome il confronto con le autonomie locali deve ancora cominciare. I margini di questa delega sono quindi molto larghi, ma si possono già azzardare previsioni non troppo lontane dall'effettiva realtà che prenderà presto vita nelle amministrazioni. Gli effetti sarebbero vicini a quelli di una vera manovra fiscale, poiché la cifra del risparmio si aggirerebbe intorno ai sei miliardi di euro. Il riferimento a tale risparmio non è certo casuale, dato che la maggior parte dei soldi che lo Stato non dovrebbe più spendere deriverebbero dai cinque miliardi che le comunità montane ogni anno fagocitano: proprio queste comunità sarebbero le principali 'vittime' della manovra, che come primo obiettivo si pone infatti quello di eliminare le amministrazioni palesemente inutili. Comunità montane abolite in toto dal Codice, così come i miliardi, dai tre ai cinque che, come sopra, assorbono.