Evidentemente Di Pietro è un veggente. Non era passato molto dalle sue esternazioni perché prendessero vita. Il Premier aveva appena finito un discorso affermando "Governo forte" e annunciando il più deciso impegno contro la mafia quando il quarantaduenne Massimo Tartaglia, da dieci anni in cure psichiatriche, l'ha colpito con una pesante statuetta del Duomo. Riparbelli, collaboratore di Berlusconi e vicino a lui, ha raccontato come il fatto sia accaduto in un attimo, e come Berlusconi, se non fosse stato fermato dalla sua scorta, sarebbe andato da Tartaglia a chiedergli il motivo del gesto. L'attentatore è stato immediatamente fermato dalla Polizia, sottraendolo alla folla, e adesso è al carcere di San Vittore con l'accusa di lesioni personali aggravate dalla qualità della persona offesa e dalla premeditazione, poiché in tasca gli è stata anche trovata una bomboletta al peperoncino. È adesso in una cella singola sorvegliato a vista, mentre il padre si è detto "costernato". Sarà il Gip a decidere se convalidare l'arresto. I servizi segreti hanno dichiarato la loro impotenza, dato che Tartaglia si era mescolato alla folla e la scorta era al massimo. Tuttavia, il Dipartimento per le Informazioni per la Sicurezza aveva da mesi consigliato attenzione, ricordando l'episodio del cavalletto. Berlusconi ha passato una notte tranquilla al San Raffaele, dopo aver ricevuto le visite di parenti ed esponenti del Governo, e la sua prima richiesta, oggi, è stata di leggere i quotidiani. Il referto parla di due otturazioni saltate, infrazione al setto nasale e labbro spaccato. Condanna da (quasi) tutto il mondo politico. "Esprimo la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del Presidente del Consiglio al quale va la mia personale solidarietà", ha dichiarato Napolitano, auspicando che i contrasti politici rimangano in Parlamento, e non con attentati.
Attentato a Berlusconi.
Evidentemente Di Pietro è un veggente. Non era passato molto dalle sue esternazioni perché prendessero vita. Il Premier aveva appena finito un discorso affermando "Governo forte" e annunciando il più deciso impegno contro la mafia quando il quarantaduenne Massimo Tartaglia, da dieci anni in cure psichiatriche, l'ha colpito con una pesante statuetta del Duomo. Riparbelli, collaboratore di Berlusconi e vicino a lui, ha raccontato come il fatto sia accaduto in un attimo, e come Berlusconi, se non fosse stato fermato dalla sua scorta, sarebbe andato da Tartaglia a chiedergli il motivo del gesto. L'attentatore è stato immediatamente fermato dalla Polizia, sottraendolo alla folla, e adesso è al carcere di San Vittore con l'accusa di lesioni personali aggravate dalla qualità della persona offesa e dalla premeditazione, poiché in tasca gli è stata anche trovata una bomboletta al peperoncino. È adesso in una cella singola sorvegliato a vista, mentre il padre si è detto "costernato". Sarà il Gip a decidere se convalidare l'arresto. I servizi segreti hanno dichiarato la loro impotenza, dato che Tartaglia si era mescolato alla folla e la scorta era al massimo. Tuttavia, il Dipartimento per le Informazioni per la Sicurezza aveva da mesi consigliato attenzione, ricordando l'episodio del cavalletto. Berlusconi ha passato una notte tranquilla al San Raffaele, dopo aver ricevuto le visite di parenti ed esponenti del Governo, e la sua prima richiesta, oggi, è stata di leggere i quotidiani. Il referto parla di due otturazioni saltate, infrazione al setto nasale e labbro spaccato. Condanna da (quasi) tutto il mondo politico. "Esprimo la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del Presidente del Consiglio al quale va la mia personale solidarietà", ha dichiarato Napolitano, auspicando che i contrasti politici rimangano in Parlamento, e non con attentati.