Il telegiornale mostra le ruspe che demoliscono l'ex deposito alimentare occupato dagli immigrati di Rosarno, mentre questi ultimi sono stati portati via. Un'immagine forse triste, ma che è l'applicazione della legge. Maroni è stato chiaro: "Queste situazioni le abbiamo ereditate e sono frutto di tolleranza sbagliata". "Ci sono responsabilità diffuse che non intendiamo più tollerare", e se gli immigrati risulteranno clandestini "verranno espulsi". "C'e tanta gente che parla di cose che non conosce", " Per esempio l'on. Casini ha detto che a Rosarno la polizia è stata inviata 48 ore dopo i disordini. Non è vero, é male informato A Rosarno, "la polizia era lì dal primo minuto". Alcuni immigrati, intervistati, si chiedono dove stia la l'accoglienza tipica della Calabria: "State perdendo tutti i nostri valori". Mentre Napolitano invita a fermare la violenza, la Cassazione si difende: "Italiani razzisti? Macché. Siamo un popolo tollerante." A sinistra Bersani parla, ovviamente, di razzismo e xenofobia, Loiero, Presidente della regione Calabria, afferma come lo Stato non sia intervenuto prima e Rosy Bindi vuole "evitare una guerra fra poveri". Donadi, capogruppo Idv alla Camera, definisce "molto gravi" le parole di Maroni: "E' ora che il governo la smetta di fare solo demagogia elettorale e che cominci a concentrarsi sulla trave della 'ndrangheta", " non sull'immigrazione ". Ferrero dichiara che "Il vero nemico è il lavoro nero e schiavistico ma questo problema Maroni non lo vuole risolvere perché la Lega esprime, al governo, il peggio di una politica xenofoba e razzista". Casini afferma come a Rosarno lo Stato sia morto e governi la 'Ndrangheta. Mentre gli immigrati rimossi sono più di mille, il parroco, don Pino, dice che "Siamo tutti più poveri". La Russa, la pensa come Maroni: "Troppa tolleranza verso i clandestini. Lo Stato ha il dovere di fare rispettare le leggi", "Non può esserci tolleranza, specie per chi usa la violenza in maniera così evidente, per il solo fatto che è un immigrato". Loiero, ammette che: "Non può essere giustificata la reazione violenta degli extracomunitari. Ormai sembra un'abitudine, e su Facebook è stato creato un gruppo: 'Primo Marzo 2010'.
La legge a Rosarno.
Il telegiornale mostra le ruspe che demoliscono l'ex deposito alimentare occupato dagli immigrati di Rosarno, mentre questi ultimi sono stati portati via. Un'immagine forse triste, ma che è l'applicazione della legge. Maroni è stato chiaro: "Queste situazioni le abbiamo ereditate e sono frutto di tolleranza sbagliata". "Ci sono responsabilità diffuse che non intendiamo più tollerare", e se gli immigrati risulteranno clandestini "verranno espulsi". "C'e tanta gente che parla di cose che non conosce", " Per esempio l'on. Casini ha detto che a Rosarno la polizia è stata inviata 48 ore dopo i disordini. Non è vero, é male informato A Rosarno, "la polizia era lì dal primo minuto". Alcuni immigrati, intervistati, si chiedono dove stia la l'accoglienza tipica della Calabria: "State perdendo tutti i nostri valori". Mentre Napolitano invita a fermare la violenza, la Cassazione si difende: "Italiani razzisti? Macché. Siamo un popolo tollerante." A sinistra Bersani parla, ovviamente, di razzismo e xenofobia, Loiero, Presidente della regione Calabria, afferma come lo Stato non sia intervenuto prima e Rosy Bindi vuole "evitare una guerra fra poveri". Donadi, capogruppo Idv alla Camera, definisce "molto gravi" le parole di Maroni: "E' ora che il governo la smetta di fare solo demagogia elettorale e che cominci a concentrarsi sulla trave della 'ndrangheta", " non sull'immigrazione ". Ferrero dichiara che "Il vero nemico è il lavoro nero e schiavistico ma questo problema Maroni non lo vuole risolvere perché la Lega esprime, al governo, il peggio di una politica xenofoba e razzista". Casini afferma come a Rosarno lo Stato sia morto e governi la 'Ndrangheta. Mentre gli immigrati rimossi sono più di mille, il parroco, don Pino, dice che "Siamo tutti più poveri". La Russa, la pensa come Maroni: "Troppa tolleranza verso i clandestini. Lo Stato ha il dovere di fare rispettare le leggi", "Non può esserci tolleranza, specie per chi usa la violenza in maniera così evidente, per il solo fatto che è un immigrato". Loiero, ammette che: "Non può essere giustificata la reazione violenta degli extracomunitari. Ormai sembra un'abitudine, e su Facebook è stato creato un gruppo: 'Primo Marzo 2010'.