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I giorni tristi

I giorni tristi, di riflessioni, di ricordi sono appena trascorsi e adeso si cerca di dimenticare, ma non si può, sono sempre vicino a noi e i ricordi   affiorano e gli occhi si riempiono di lacrime. Fra i miei ricordi da ragazzo di 16 anni, nella classe femminile dell'istituto che frequentavo, una ragazzina si innamora di me, Elena, ma io non ero innamorato di questo fiore che mi attendeva all'uscita della scuola per solo vedermi o scambiare qualche parola. Perchè la ricordo, perche si è ammalata di una grafe forma tifoidea e in punto di morte desiderava vedermi, ma io non ho creduto alla cosa e non andai insieme agli altri compagni a farle visita. Questo episodio mi accompagnerà  per tutta la vita e non potrò mai dimenticare, voglio che Elena sappi che la ricorderò per sempre e che quando era ammalata distribuì alle sue compagne sacchetti di confetti verdi dicendo loro che si era fidanzata con me; una bugia che presto fu scoperta che per realizzarla conivolse i suoi genitori che la contentarono perchè sapevano della gravità del suo stato di salute. Ti chiedo scusa, Elena, se un giorno ci incontreremo lo farò guardandoti negli occhi e dandoti un bacio; scusa per non essere venuto, quando mi ha chiamato a darti un bacio e sollevare il tuo spirito per darti la forza per potere guarire perchè io ero con te. Sei sempre nei miei pensieri.

Queste righe sono in verde come i confetti che hai distribuito alle tue amiche e compagne.