Anti-gobbi a vita...

Post N° 388


Anche la Juventus tra le intercettazioni di Telecom di Tronchetti ProveraEscono nuove inquietanti rivelazioni sullo scandalo che sta investendo la telecom: anche la Juventus, Alessandro Moggi e molti altri dirigenti sportivi e addirittura la FIGC tra le telefonate intercettate.  E' una donna, impegata della telecom al servizio prima di Adamo Bove e poi di Fabio Ghioni, a stretto contatto con Giuliano tavaroli (ex numero uno della Security Telecom) a svelare questi clamorosi retroscena. "La documentazione che mi mostrate è relativa agli sviluppi sul traffico telefonico in entrata e uscita su utenze intestate a FIGC, Enrico Cennicola, Football Management, Juventus f.c., Gea World. È la "Pratica Como. Mi fu richiesta da Adamo Bove l'11 febbraio 2003. Non so che uso ne abbia fatto e la dicitura "pratica Como" era un promemoria solo a lui noto. Ma la documentazione contrassegnata dai progressivi dal 128 al 135 è relativa ai tabulati in uscita su utenze forse della Banca di Roma, almeno così ricordo perché noto la presenza tra gli intestatari delle due figlie di Geronzi, Benedetta e Chiara".Sono queste le parole, clamorose, che si possono leggere nel verbale della donna (è la teste chiave dell'inchiesta dei procuratori Nicola Piacente, Fabio Napoleone e Stefano Civardi), tra queste c'è anche il reperto 57, con il numero manoscritto del telefono che Bove ha usato in Brasile: "Il numero si trova sulla email data 30 luglio 2002 con la dicitura "martedì ore 10 dottor Calipari a nome di" e con i dati dattiloscritti dalla signorina Iakomi, per la quale mi interessai su richiesta di Bove e credo si trattasse di una persona vicina al figlio dell'amministratore delegato della Telecom Corporation, dottor Ruggero". La donna non specifica se il "dottor Calipari" è l'agente segreto Nicola Calipari, morto durante la liberazione in Iraq della giornalista Giuliana Sgrena. I documenti di cui parla, però, arrivano dall'interno di Tim-Telecom e sono analizzati in tre verbali, tre audizioni a raffica il 14, il 21 e il 23 giugno 2006. "Avevo accesso ad alcune banche dati della mia azienda, come MSP, Circe (la banca dati del sistema magistratura, dove vengono estratti i tabulati richiesti dall'autorità giudiziaria) e Radar". E proprio a proposito di Radar la donna torna a parlare di Adamo Bove. Poi confessa i suoi timori. Dubbi. Sospetti e paura di una dipendente che a un certo punto copia tutti i dossier segreti e due mesi fa li consegna alla magistratura: "Oltre alle richieste che mi pervenivano formalmente con cartaceo o via e-mail da Adamo Bove, me ne arrivavano altre via telefono o con appunti manoscritti". Ad un certo punto però le richieste diventano troppe o forse troppo strane. "Cominciai a nutrire delle perplessità circa le richieste del dottor Bove su elaborazione dati, per utenze che poi risultavano in contatto con personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport o di enti, quali il Banco di Roma. A causa di tali perplessità ho cominciato a conservare copia od originali delle richieste e degli elaborati". Tra questi documenti, quelli appunto contrassegnati "dai progressivi 112 al 119 con tutte le telefonate della Juventus di Luciano Moggi, la Gea ma anche del guardalinee Enrico Ceniccola, finito nell'inchiesta di Napoli per la partita Lecce-Juve 0-1. "Chiesi a Adamo - dice la donna - dove finivano quest'ultimi elaborati, ottenendo come risposta che di questo non dovevo preoccuparmi".Ormai, purtroppo, non potremo sapere da Bove dove finivano questi elaborati. Sì perchè, purtroppo per lui e per la sua famiglia, Adamo Bove si è tolto la vita, in circostanze misteriose, a Napoli il 21 giugno scorso, in pieno scandalo calciopoli.Cosa voglia dire tutto ciò non lo so. L'Italia è il Paese dei misteri, misteri ben più grandi di questo. Spero solo che la magistratura riuscirà a far venire a galla tutta la verità in merito. http://calciomalato.blogosfere.it/2006/09/anche_la_juventus_tra_le_intercettazioni_di_teleco.html